Alla fine il nome iniziale è tornato. Come ipotizzato nell’immediato delle dimissioni di Claudio Scajola, Paolo Romani, attuale viceministro allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, potrebbe nelle prossime ore fare il grande salto e prendere le redini del dicastero affidato ancora all’interinato di Berlusconi.
"La prossima settimana nominerò il nuovo ministro", aveva fatto sapere nei giorni scorsi il premier, che voci attendibili dicono aver deciso per il fidato Romani (foto). D’altra parte ormai la reggenza ad interim del ministero dello Sviluppo Economico da parte di Silvio Berlusconi è arrivata al limite, anche perché tra gli atti che attendono il futuro ministro vi è la firma del nuovo contratto di servizio RAI e l’assegnazione delle frequenze del dividendo digitale. Decisioni ovviamente che non potrebbero essere assunte da Berlusconi nella sua condizione di azionista di maggioranza di Mediaset. Dopo aver vagliato varie ipotesi, il presidente del Consiglio sarebbe quindi tornato alla sua idea iniziale: quella di nominare Paolo Romani nel delicatissimo ruolo. A questo punto, posto che è impensabile che Romani possa al contempo gestire anche un dipartimento così complesso come quello delle Comunicazioni, è attesa l’indicazione del suo successore in tale ruolo. Sostituto che, siamo certi, sarà individuato tra una rosa ristrettissima di soggetti di grande affidabilità politica e dotati di indispensabili competenze tecniche. (A.M. per NL)