(ADUC.it) – La liberta’ comporta anche dei rischi’.
Cosi’ Stefano Rodota’, giurista ed ex Garante della privacy, ha commentato l’intenzione del presidente del Consiglio di presentare un sistema di regolamentazione della rete in occasione del prossimo G8.
L’intervista e’ stata rilasciata in occasione del lancio di un’iniziativa della Social tv del Partito democratico che vuole raccogliere video- dichiarazioni di opinion leaders e utenti della rete da consegnare a Berlusconi su un DVD prima del summit G8 del 9 gennaio 2009 alla Maddalena.
Yuodem.tv lancia un’azione speciale, chiamata ‘format contest’ per chiamare a raccolta tutti i videomaker che vogliono incidere sull’agenda del prossimo G8 e far conoscere a Berlusconi la loro opinione riguardo alla sua idea, che proporra’ ai Grandi della Terra.
Questa iniziativa vuole far emergere l’opinione di chi davvero ‘abita’ il web come casa sua, prima che si prendano decisioni azzardate. Tutti gli utenti di internet a questo proposito possono liberamente esprimere la loro opinione, favorevole o contraria che sia, caricando un video o lasciando commenti su www.youdem.tv.
YouDem.tv la fara’ pervenire a Berlusconi prima del 9 gennaio prossimo. Nell’intervista il professor Rodota’ consiglia di non cedere alla tentazione totalitaria, e affidarsi alla capacita’ del sistema delle rete di autoregolarsi. Suggerisce, inoltre, di tenere conto della dichiarazione congiunta dei Governi Italiano e Brasiliano e della decisione del Ministro della funzione pubblica di creare delle dynamic colations in occasione del prossimo Internet Governance Forum (le dynamic colations sono dei gruppi trasversali composti dal popolo della rete, dalla massa critica che si oppone a qualsiasi logica autoritaria).
La costituzionalizzazione della rete, dice ancora il Prof Rodota’, non deve seguire una logica restrittiva, censoria o di ingerenza nei confronti della privacy dei cittadini, bensi’ il consolidamento delle liberta’ che si esprimono attraverso la rete.Via ogni tentazione autoritaria, quindi, quale che sia la giustificazione.