da Franco Abruzzo.it
Milano, 31 luglio 2008. Pubblichiamo la lettera di Rosy Brandi al Questore di Milano:
Gentile Questore Indolfi, a nome del Gruppo Cronisti Lombardi devo purtroppo esprimerLe il nostro disappunto per il trattamento riservato ai giornalisti durante la visita del ministro Roberto Maroni, avvenuta lunedì 28 luglio nella Questura di Milano. Ai colleghi di numerose testate che erano lì unicamente per fare il loro lavoro quotidiano è stato infatti vietato l’accesso perfino nella sala stampa, costringendoli a una umiliante attesa all’ingresso di via Fatebenefratelli durata oltre mezz’ora. Pur non avendo nulla da obiettare sulla necessità di garantire le massime condizioni di sicurezza e di privacy all’autorevole ospite, ritengo che tale divieto non rientri nel novero della fiducia e del reciproco rispetto dei ruoli che da sempre caratterizzano le relazioni tra i cronisti e gli operatori della Questura di Milano. I cronisti non sono rapaci interessati a carpire a tutti i costi una notizia: il loro compito è di garantire l’informazione, principio di libertà in ogni Paese democratico. Informazione, soprattutto su un tema così scottante come la sicurezza, che non può essere a intermittenza né tanto meno negata. Non possiamo non notare, infatti, che la richiesta pervenuta dallo staff del ministro di evitare contatti con i giornalisti durante la sua visita milanese è in contraddizione con il risalto mediatico dato in queste settimane alla decisione del Governo di inviare nelle città i militari dell’Esercito. Il divieto di accesso imposto lo scorso 28 luglio ha turbato non poco i numerosi colleghi rimasti fuori in attesa, molti dei quali – tra l’altro – abituali frequentatori della Questura di Milano. Nonostante questo mi appello a Lei, gentile dottor Indolfi, affinché tali episodi non abbiano più a verificarsi e che non si alteri un rapporto di rispettosa collaborazione consolidatosi negli anni. Da parte dei Cronisti Lombardi Le garantisco la massima disponibilità. Ringrazio per l’attenzione prestata e invio cordiali saluti.
Rosi Brandi – Presidente Gruppo Cronisti Lombardi
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GIORNALISTI: QUESTORE MILANO, NESSUN CRONISTA ALLONTANATO
Milano, 31 luglio 2008.Il questore di Milano, Vincenzo Indolfi, replica con una nota al Gruppo cronisti lombardi che aveva espresso disappunto per il trattamento riservato lunedì scorso ai giornalisti, costretti ad attendere la fine della visita del ministro dell’Interno Roberto Maroni per entrare negli uffici di via Fatebenefratelli, spiegando che «nessuno dei cronisti e dei numerosi fotografi presenti nella circostanza è stato invitato ad allontanarsi». «Non si è trattato di gestire problemi di privacy e sicurezza – precisa Indolfi – ma soltanto di organizzazione per la presenza di un così importante ospite e pertanto non era possibile accedere in quel momento alle consuete notizie stampa. Il programma della visita del ministro, tra l’altro, non prevedeva incontri con la stampa». “Sono sicuro che le motivazioni sopraindicate – conclude il questore – serviranno a chiarire positivamente la vicenda e non altereranno i rapporti di fiducia e stima con codesto organismo». (ANSA)