Ripulito il 70% dei siti con suonerie-truffa grazie ad un’indagine dell’UE

Dopo aver annunciato un giro di vite contro le pratiche ingannevoli per i consumatori, l’UE ha condotto un’indagine a tappeto su oltre 300 siti che offrono servizi per cellulari.

Dopo aver annunciato un giro di vite contro le pratiche ingannevoli per i consumatori, l’UE ha condotto un’indagine a tappeto su oltre 300 siti che offrono servizi per cellulari. Finora 54 siti sono stati chiusi e altri 159 "ripuliti", vale a dire costretti a correggere pratiche contrarie alla normativa dell’UE a tutela dei consumatori. Nell’ambito dell’indagine le autorità italiane hanno multato nove fornitori di contenuti e operatori di telefonia mobile per un valore complessivo di 2 milioni di euro. I siti figuravano tra i 558 inizialmente sottoposti a verifica nel corso di una settimana nel giugno 2008: un’operazione condotta contemporaneamente nei 27 paesi dell’UE, più Norvegia e Islanda. Si tratta di siti che vendono contenuti per cellulari, come suonerie, sfondi, logo, giochi e abbonamenti a servizi di chat. L’indagine è scattata a seguito di centinaia di reclami, soprattutto da parte di genitori che si sono ritrovati con bollette telefoniche astronomiche perché i figli si erano inconsapevolmente abbonati ad una suoneria o un altro servizio. Molti di questi siti prendono infatti di mira i giovani. L’indagine è stata la seconda azione condotta insieme dalle autorità nazionali di tutta Europa. Nel 2007 15 paesi dell’UE e la Norvegia hanno condotto un’indagine analoga sui siti che vendono biglietti aerei. Il commissario europeo per i Consumatori Meglena Kuneva ha confermato che ne seguiranno altre. "I risultati ottenuti indicano che la cooperazione su scala europea può fare veramente la differenza quando si tratta di ripulire un mercato nell’interesse dei consumatori". Il mercato dei servizi per telefoni cellulari è in espansione e riflette il successo degli stessi cellulari. Nel 2007 il valore delle vendite di suonerie in Europa era stimato a 691 milioni di euro, incluse le vendite su Internet. Austria, Ungheria e Romania hanno registrato il maggior numero di siti in violazione della normativa a tutela dei consumatori: 21 per ciascun paese. Francia e Lituania ne contavano 20, seguite da Belgio, Norvegia e Paesi Bassi, rispettivamente con 18, 17 e 16. Tra le società multate in Italia figurano Telecom Italia, Vodafone, Fox Mobile e Tutto gratis. (Commissione Europea)

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