Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, ed il Ministro della Pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, hanno presentato il 21 gennaio 2009, a Palazzo Chigi, il Piano “E-Government 2012”,che propone scelte coerenti con la strategia di Lisbona, e, tenendo conto del quadro di crisi dell’economia, da una parte affronta il problema dell’aumentata distanza dell’Italia dai paesi europei più avanzati, dall’altra sviluppa ed aggiorna gli strumenti costruiti negli anni recenti, per fronteggiare le nuove esigenze dei cittadini, utilizzare le nuove tecnologie ICT, allineare l’Italia alle migliori performance europee. Punti maggiormente qualificanti del piano: – esso è un piano flessibile e in progress per obiettivi, proposti in collaborazione con le amministrazioni, che devono risultare raggiungibili, monitorabili e commisurati alle risorse disponibili, e nello stesso tempo rappresenta un impegno sia per la diffusione di servizi di rete, sia per l’accessibilità e la trasparenza della pubblica amministrazione al fine di avvicinarla alle esigenze di cittadini e imprese. I progetti presentati dal Piano e-gov 2012 sono raccolti intorno a quattro ambiti di interventi prioritari, vale a dire: settoriali, riferiti alle amministrazioni centrali dello Stato e alle Università; territoriali, riferiti sia alle regioni sia ai capoluoghi; di sistema, mirati allo sviluppo di infrastrutture, come ad es. i progetti per ridurre il ‘digital divide’ e migliorare l’accessibilità dei servizi; internazionali, per mantenere un forte impegno nella rete europea delle infrastrutture e nella rete europea della innovazione e della ‘best practice’. Il Piano sarà costantemente monitorato e i risultati resi pubblici nel portale e nelle relazioni trimestrali di attività. L’impegno finanziario di legislatura, è previsto in 1.380 milioni di euro.