“Imprenditori e avvocatura non possono essere in conflitto tra di loro: ferma restando la consulenza legale esclusiva, si può dare la possibilità alle associazioni di categoria ed agli enti esponenziali di svolgere attività di consulenza nei confronti dei propri iscritti ed associati”.
Lo ha annunciato Maurizio de Tilla, presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura ‘OUA’, a margine del Salone della Giustizia in corso a Rimini. De Tilla ha avuto un colloquio con il direttore generale della Confindustria, Giampaolo Galli. “Così si può chiudere ogni questione controversa" – ha aggiunto de Tilla – "in attesa che in aula al Senato si proceda entro fine anno all?approvazione della riforma della professione forense”. Gli ha fatto sostanziale eco Guido Alpa, presidente del Consiglio Nazionale Forense che ha spiegato: “Ogni specificazione sulla riserva della consulenza legale che fughi gli equivoci in cui sono incorse Confindustria e le altre associazioni ci trova favorevoli. Infatti, il Cnf ha sempre sostenuto che l’esclusiva non si estendeva alla consulenza prestata dalle associazioni imprenditoriali ai propri iscritti o dalle società per le consorelle dello stesso gruppo”. Il confronto è emerso a riguardo della notizia della presentazione di un emendamento sulla riserva di consulenza legale al testo di riforma dell’avvocatura, che dovrebbe contribuire a favorirne l’approvazione da parte del Parlamento superando le obiezioni avanzate da Confindustria e le altre associazioni imprenditoriali. Alpa ha ricordato che il Cnf, da ultimo in occasione dell’approvazione del testo da parte della commissione giustizia del senato lo scorso 18 novembre, ha sempre sostenuto che sulla riserva di consulenza si era fatta troppo confusione, precisando come “l’esclusiva non compromette la consulenza legale offerta da società appartenenti allo stesso gruppo societario o dalle associazioni a favore dei propri iscritti”. (fonte AGI)