Non sono solo le associazioni imprenditoriali e dei consumatori a protestare contro il tentativo corporativo di far passare una riforma forense che taglierà le gambe ai cittadini, di fatto scoraggiati, per via dei costi, dall’intraprendere iniziative contro i più elementari soprusi di mercato.
Oltre all’Antitrust (che già a settembre aveva bocciato il progetto di riforma dell’avvocatura) ed all’Agcom (che nei giorni scorsi ha avvertito governo e parlamento degli enormi rischi per i cittadini derivanti dall’obbligo di patrocinio legale nelle procedure stragiudiziali e in generale dall’ampliamento delle riserve a favore della classe forense), scendono piazza, letteralmente, i giovani avvocati. Del resto, il rischio è enorme anche per loro: le nuove regole per l’ingresso e la permanenza nell’albo degli avvocati, farebbero una carneficina di giovani professionisti. L’appuntamento che l’Unione Giovani Avvocati Italiani ha fissato per la protesta contro il tentativo (che ha il fermo appoggio del ministro Angelino Alfano) di ripristinare per legge privilegi nel tempo scardinati dal mercato, prima che dalla magistratura costituzionale e di legittimità, è per sabato 28 novembre, alle ore 15.00, a Roma in Piazza Navona.