Riceviamo e pubblichiamo dall’associazione CNT (Coordinamento nazionale televisioni)
La notizia riguardo l’elaborazione di un decreto della Presidenza del Consiglio riguardante una netta riduzione delle provvidenze alle emittenti radiofoniche nazionali e locali e alle emittenti televisive locali ha destato seria preoccupazione per il CNT. Sulla base di questo provvedimento, le riduzioni tariffarie parrebbero serie: collegamenti con le agenzie dall’80% al 50%; tetto massimo per i contributi satellitari di 100 o 150 mila euro; rimborsi utenze telefoniche ed elettriche dal 50% al 40%. I tagli si annunciano indiscriminati e privi di progettualità. Il CNT, che già più volte e su vari temi, da anni è intervenuto duramente denunciando situazioni di penalizzazione nei confronti delle emittenti locali, ritiene che, se verrà emanato tale provvedimento, ancora una volta a pagarne le conseguenze sarà la componente più debole del sistema radiotelevisivo, contribuendo a rafforzare il ruolo del duopolio, peraltro paradossalmente confermata dall’AGCOM e dalla Commissione Europea. Le emittenti aderenti al CNT sono allertate in attesa di conoscere le iniziative e le manifestazioni di protesta in preparazione.