dal blog Comunicazioni Liguria
Sanzioni e soldoni
In questo articolo di Newsline si parla dell’ARPA del Veneto, che usufruirà, per lo sviluppo e il miglioramento dei propri servizi, di una parte delle somme derivanti dall’attività sanzionatoria. Si tratta di un meccanismo non nuovo, già utilizzato da altre pubbliche amministrazioni.
Domanda: è auspicabile che una cosa simile possa essere applicata anche agli Ispettorati del MSE-Comunicazioni, in cui la funzione di controllo rappresenta buona parte delle attività, e produce sicuramente un discreto gettito derivante dall’applicazione delle sanzioni? Oppure l’attuale situazione di confusione e autonomia nell’applicazione delle normative (già di per sè poco chiare), che a detta di molti produce decisioni arbitrarie e controverse, potrebbe addirittura peggiorare?
La valutazione di Newsline è sostanzialmente negativa, probabilmente a causa di esperienze non esaltanti con i vari organismi pubblici addetti ai controlli nel settore delle TLC. In ogni caso, la mia opinione è che prima si dovrebbe mettere mano al coordinamento, emanando disposizioni chiare e precise sull’applicazione delle norme e prevedendo procedure univoche e trasparenti per l’accertamento delle violazioni. Una volta fatto questo, l’ipotesi di destinare una parte delle entrate derivanti da sanzioni a progetti di miglioramento potrebbe essere una risposta alla cronica mancanza di risorse degli Ispettorati. You have a dream, dirà qualcuno…
L’importante è che non vadano a finire nel Fondo unico di amministrazione, come avviene oggi per i proventi delle attività in conto terzi. La gestione del FUA, come tutti sappiamo, diventa poi uno strumento di distribuzione indiscriminata (o peggio, discriminata dalla dirigenza) di soldi a tutto il personale senza nessun riguardo alla qualità dei servizi. E così facendo non si va lontano…
In ogni caso, potete dire la vostra sull’argomento nel nuovo sondaggio che trovate a destra nella pagina iniziale.