“Repubblica” cambia, senza preavviso. Oggi sulle pagine del noto quotidiano romano è apparsa la notizia inattesa che dal prossimo 19 settembre il giornale subirà un cambiamento sostanziale, sdoppiandosi in due mini giornali, così da essere avvertito come davvero differente rispetto alle altre testate concorrenti. Lo sdoppiamento rappresenta, per alcuni versi, un ritorno alle origini, a quando, nel 1976, fu fondato da Eugenio Scalfari con un preciso intento: importare all’interno di un quotidiano le tecniche ed i linguaggi specifici di un periodico, di un tabloid. Per altri versi, intende avvicinarsi a quel genere di giornalismo, quello d’inchiesta, che ha fatto le fortune del suo “fratello maggiore”, “L’Espresso”, che negli ultimi anni specialmente è riuscito a staccare di molte lunghezze il proprio concorrente principale, “Panorama”, proprio sul terreno dell’inchiesta e del reportage. La divisione in due mini testate, infatti, (che però saranno vendute insieme) si propone di differenziare i contenuti delle notizie in maniera netta: nella prima parte, quella tradizionale, troveranno spazio le notizie del giorno, con un riordino grafico ed uno spazio maggiore per le foto a colori; mentre la sezione denominata R2 si occuperà di reportage, grandi inchieste e servizi, andando a valorizzare quella che è sempre stata la cifra distintiva del quotidiano e del periodico (“L’Espresso”) principali del Gruppo L’Espresso. Insomma, si tratta di una scommessa davvero interessante che, se il pubblico l’apprezzerà, renderà il quotidiano diretto da Ezio Mauro davvero differente dal resto del comparto quotidiani italiano. Almeno per quanto concerne la struttura. (Giuseppe Colucci per NL)