Il Ministero dello Sviluppo Economico ha invitato le Camere di commercio (con circolare del 28 marzo 2012) a implementare le sezioni dei propri siti web dedicate alla pubblicità ingannevole che arriva alle imprese e agli operatori economici, al fine di aumentare la consapevolezza rispetto a queste pratiche.
Nella comunicazione il Ministero si sofferma, in particolare, sul fenomeno delle “richieste di aggiornamento dati” inviate alle imprese e ad altri soggetti da società che mirano alla stipula di contratti pubblicitari tramite internet, il cui costo si dimostra spesso molto elevato. Tali “richieste di aggiornamento dati”, ovviamente, nulla hanno a che fare con gli adempimenti che per legge le imprese devono assolvere nei confronti del registro delle imprese e del repertorio delle notizie economiche ed amministrative (REA) tenuti dalle Camere di commercio. Le imprese vittime di queste “richieste di aggiornamento dati” o “richieste di iscrizione in registri di operatori economici” da soggetti diversi dalle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, possono sporgere denuncia presso l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato per ottenere l’invalidamento del contratto. Il Ministero invita, quindi, le imprese e l’utenza in generale, ad accettare tali “richieste” solo nel caso in cui si sia effettivamente interessati ad attivare un contratto a pagamento di pubblicità su internet per la propria attività, cestinando, altrimenti, le “richieste” in questione. Per approfondimenti su tali problematiche si consiglia la consultazione dei siti web delle Camere di commercio di Bolzano e Cuneo, che offrono un’ampia documentazione in merito .