La Commissione servizi e prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella riunione del 3 giugno, ha esaminato i risultati delle istruttorie sugli esposti pervenuti in materia di comunicazione politica sui referendum (tribune e messaggi autogestiti).
L’Autorità, alla luce del precedente richiamo rivolto alla Rai e a seguito dell’esame della programmazione prevista dalla Concessionaria pubblica per il periodo della campagna referendaria, ha ritenuto che essa non fosse idonea a garantire l’effettivo rispetto del regolamento della Commissione parlamentare di vigilanza. Pertanto l’organo di garanzia ha emanato nei confronti della concessionaria tv pubblica un ordine conformativo affinchè essa provvedesse dal 4 giugno: alla diffusione giornaliera dei messaggi autogestiti su tutte le tre reti generaliste assicurando, a rotazione per ciascuna giornata, la collocazione su una delle reti nella fascia di maggior ascolto (dalle ore 18,30 alle ore 22,30); alla diffusione di tribune elettorali su tutte le tre reti, assicurando a rotazione, almeno su una rete al giorno, la trasmissione nella fascia di maggior ascolto; a garantire una rilevante presenza degli argomenti oggetto dei referendum nei telegiornali e nelle trasmissioni informative di maggior ascolto di tutte le tre reti generaliste. In caso di inottemperanza all’ordine impartito Agcom applicherà le sanzioni previste dall’articolo 1, comma 31, della legge 249/97. Nell’esercizio della sua funzione di vigilanza, l’Agcom verificherà l’osservanza dell’ordine attraverso il monitoraggio della programmazione e a tal fine la Commissione servizi e prodotti è stata convocata per domani. L’Autorità ha, inoltre, rivolto alle emittenti televisive nazionali private l’invito ad assicurare la più ampia informazione sui referendum e ha sollecitato i Comitati regionali delle comunicazioni (Corecom) a completare entro la data odierna tutti gli adempimenti necessari per la trasmissione dei messaggi autogestiti gratuiti sulle emittenti locali.