Se dovessimo raccontare l’operazione economica non ci sarebbe granché di interessante: un investitore privato ha recentemente comunicato a Consob di possedere il 2% di Intek (la società di partecipazione di Vincenzo Manes). La cosa finirebbe qui e non desterebbe interesse se non fosse che, alle spalle di quel “signore” c’è un impero di quadretti bianchi e neri; stiamo parlando del regno di Francesco Baggi Sisini ovvero l’editore e direttore della “Settimana Enigmistica”, la rivista settimanale di cruciverba, quiz e rompicapo fondata nel 1932 dal cavaliere del lavoro, Ing. Giorgio Sisini che ne fu il direttore per 41 anni. Il settimanale guadagna circa 2 euro ogni 10 fatturati, ad esempio nel 2007 ha fatto ottenere 12 milioni di euro su 53 di ricavi, il tutto senza “aiuti” dalla pubblicità poiché la Settimana Enigmistica non contiene inserzioni pubblicitarie. Le stime parlano di circa 800 mila copie vendute ogni settimana e, per la famiglia Baggi Sisini, è un tesoro che ha giustificato la decisione di dare vita ad un insieme di holding estere dove, accanto ad una struttura societaria “alla luce del sole”, preservarne la ricchezza. Dando uno sguardo alla borsa si scopre che Baggi Sisini ha già acquistato il 3,3% della Tamburi, il 2% di Mid Industry Capital, ma la mossa più importante è stata l’acquisto del 10% della Vittoria Assicurazioni di Carlo Actius. L’alleanza tra la famiglia di enigmisti e quella di assicuratori è molto solida e si è creata seguendo una trama che intreccia compartecipazioni in società estere che investono in veicoli lussemburghesi utilizzati per operazioni di private e sigle societarie come Yarpa o Anglona attorno alle quali si sono sviluppati nel tempo ingenti investimenti, molte volte a braccetto con Vittoria Assicurazioni. Inoltre Baggi Sisini è consigliere indipendente del gruppo assicurativo, nonché consigliere della Fondazione Sant’Ambrogio per la cultura cristiana (presso la sede del Museo Diocesano di Milano). Il proprietario della “Settimana Enigmistica” vanta possedimenti sparsi un po’ ovunque e non solo in Sardegna, sua terra d’origine: si hanno notizie di case e box a Milano, immobili negli Stati Uniti e di terreni e grandi fattorie in Inghilterra. Questo geniale e riservato imprenditore è stato abile nell’ottenere guadagni anche con il trading: ha comprato due titoli, Popolare Sondrio e Generali, e li girati e venduti per decine di milioni di euro. Se i rebus sono la sua fonte di guadagno primario, la borsa rimane la passione segreta. E viene naturale chiedersi quale, tra le due, sia l’attività più redditizia. (Silvia Bianchi per NL)