Le verifiche sui conti bancari non bastano per condannare il professionista o l’imprenditore per evasione o per un altro reato fiscale
(Cassazione.net) – Le verifiche sui conti bancari non bastano per condannare il professionista o l’imprenditore per evasione o per un altro reato fiscale. La presunzione secondo cui i versamenti nel conto corrisponderebbero ai ricavi dell’attività, infatti, vale soltanto in sede civile per il recupero dell’imposta. Ma nel processo penale lo cose vanno diversamente: il giudice deve motivare le ragioni per cui “i dati delle verifica su conti” sono attendibili.