Un canale “a visione familiare, che raggranella numeri da piccola radio locale” ovvero un “club per pochi intimi”, con dati d’ascolto “imbarazzanti”, nonché “enclave rossa di rito diessino”. Questa è RaiNews24, secondo Il Giornale. Ed effettivamente, i numeri condannano la all news del servizio pubblico, che non riesce a superare i tremila ascoltatori di media, al costo di circa trentacinque milioni di euro l’anno, con un organico che oscilla intorno ai cento giornalisti. Certo, nel prime-time, gli ascoltatori salgono a cinquemila. In chiaro, di notte, la ripetizione su Rai Tre, arriva a novantasettemila, e quella della mattina fino ai duecentosettantamila. Ma la sostanza non cambia: per Il Giornale, RaiNews24 rimane “la rete degli sprechi”. Ad avvalorare il giudizio di Fabrizio De Feo, che firma l’articolo di accusa al canale pubblico all news, interviene il confronto col suo diretto concorrente, SkyTg24, che può vantare contatti-giorno dieci volte maggiori. Alle accuse del quotidiano sono presto seguite le repliche formali, e non, di Corradino Mineo, direttore di RaiNews24 dal novembre dello scorso anno e autore di alcuni cambiamenti (relativamente alla veste grafica, allo slogan e all’introduzione della doppia conduzione di alcune edizioni) che evidentemente non hanno ottenuto di frutti sperati. Secondo Mineo, noto corrispondente da New York tra il 2003 e il 2006, quelli de Il Giornale sarebbero numeri, che non tengono sufficientemente conto degli ascolti sul digitale terrestre e sull’etere analogico di Rai Tre. I costi di una all news sono, per definizione, elevati, afferma Mineo, rispondendo ad una recente intervista. Quanto al confronto con SkyTg24 di Emilio Carelli, che secondo Mineo ha una struttura nettamente più competitiva, non può che rappresentare uno stimolo. Forse De Feo la butta in politica, come fa intendere Mineo, ma l’effettiva capacità di penetrazione di RaiNews24 e i suoi risultati certamente non brillanti devono far riflettere. (Mara Clemente per NL)