(ADUC.it) – Lo scorso 3 dicembre la Corte dei Conti ha reso pubblica la relazione sulla gestione finanziaria della Rai per gli esercizi dal 2002 al 2007.
Come rilevato dall’Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori):
* la Corte non rende pubblica la contabilita’ separata per la gestione della parte relativa al servizio pubblico finanziato dal cosiddetto canone Rai e sembra che voglia far sapere che la Rai viola la legge: scrive nella propria relazione “se la contabilita’ separata venisse inclusa nel bilancio d’esercizio, cosi’ come dispone la citata disposizione di legge…” e nel proprio comunicato stampa “se la contabilita’ separata venisse inclusa nel bilancio d’esercizio, cosi’ come sembra disporre la citata disposizione di legge…”;
* menziona l’obbligo della Rai di pubblicare sul proprio sito Internet gli estremi dei compensi per consulenze esterne, ma omette che la pubblicazione di questi dati non e’ mai avvenuta. Questione su cui io stessa ho presentato una interrogazione parlamentare che giace per ora senza risposta (1)
* fa sue le statistiche della Rai sull’evasione del cosiddetto canone da parte del 25% delle famiglie italiane. Fatto non vero perche’ non tutti coloro che non pagano il canone sono evasori fiscali: la Rai parte dal presupposto che ogni nucleo famigliare possieda un apparecchio tv, ma non e’ cosi’. Inoltre e’ ignorata l’evasione del canone speciale, ovvero quello dovuto dalle imprese. Un’evasione che si aggirerebbe intorno al 95% con un danno erariale intorno al miliardo di euro e su cui giacciono due interrogazioni, sempre senza risposta: una a nome mio (2) e l’altra a firma della sen. Colomba Mongiello (3).
Per questo motivo, col senatore Marco Perduca, ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Economia e al ministro dello Sviluppo Economico, per sapere se risultano loro queste omissioni della Corte dei Conti e, nel caso, come contano di intervenire.
Questo il testo dell’interrogazione
Interrogazione al ministero dell’Economia e al ministero dello Sviluppo Economico dei sentaori Donatella Poretti e Marco Perduca
premesso
– la Corte dei conti -Sezione controllo Enti, Pres. M.Alemanno, Rel. R.Antonietti- il 3 dicembre 2008 ha emesso la Determinazione 93/2008, Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della RAI-Radiotelevisione italiana S.p.A., per gli esercizi dal 2002 al 2007;
– in questa Determinazione:
* la Corte non rende pubblica la contabilita’ separata per la gestione della parte relativa al servizio pubblico finanziato dal cosiddetto canone Rai;
* menziona l’obbligo della Rai di pubblicare sul proprio sito Internet gli estremi dei compensi per consulenze esterne;
* fa sue le statistiche della Rai sull’evasione del cosiddetto canone da parte del 25% delle famiglie italiane.
– l’Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori), in una nota stampa dello scorso 10 dicembre, ha fatto presente che la Corte:
* per la contabilita’ separata forse non vuol far sapere che la Rai viola la legge, perche’ scrive nella propria relazione “se la contabilita’ separata venisse inclusa nel bilancio d’esercizio, cosi’ come dispone la citata disposizione di legge…” e nel proprio comunicato stampa “se la contabilita’ separata venisse inclusa nel bilancio d’esercizio, cosi’ come sembra disporre la citata disposizione di legge…”;
* per l’obbligo di pubblicazione dei compensi delle consulenze esterne, non si accorge che i relativi dati non sono mai stati pubblicati, cosi’ come si evince dal medesimo sito Internet, mai attivato (http://contrattidiconsulenza.rai.it);
– la stessa Aduc ha presentato un esposto denuncia alla Corte dei Conti per il danno erariale derivato dalla violazione di legge sui contatti di consulenza (http://www.aduc.it/dyn/rai/esposto-consulenze-rai.pdf);
– una interrogazione parlamentare sulla mancata pubblicazione dei contratti di consulenza, a prima firma Donatella Poretti, giace in Senato ancora senza risposta (http://blog.donatellaporetti.it/?p=108);
– ancora l’Aduc sull’evasione da parte del 25% delle famiglie del cosiddetto canone, nella citata nota stampa fa notare che:
* non e’ vero che tutti coloro che non pagano il canone siano evasori fiscali, perche’ la Rai parte dal presupposto che ogni nucleo famigliare possieda un apparecchio tv, ma non e’ cosi’;
* e’ ignorata l’evasione del canone speciale, ovvero quello dovuto dalle imprese. Un’evasione che si aggirerebbe intorno al 95%, come denunciato nell’esposto-denuncia alla stessa Corte dei Conti di cui sopra. Il danno erariale sarebbe intorno al miliardo di euro.
– sull’evasione del cosiddetto canone da parte delle imprese giacciono senza risposta due interrogazioni parlamentari: una a prima firma Donatella Poretti (http://blog.donatellaporetti.it/?p=92), l’altra a firma della sen.Colomba Mongiello (http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=239726).
per sapere
se ai ministri risultano queste omissioni nella Determinazione della Corte dei Conti e, nel caso, come contano di intervenire.