Lo ha detto il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò, pur senza fare esplicito riferimento al caso Travaglio scoppiato dopo la partecipazione del giornalista a ‘Che tempo che fà e alle sue dichiarazioni sul presidente del Senato, Renato Schifani. Calabrò è intervenuto ad un convegno dal titolo ‘Le regole tutela e garanzia del mercato, della società e della personà organizzato da Italiaetica, Cnel e Federmanager. A margine dell’incontro ha rimarcato che il suo non era un «riferimento specifico ma generale». Rispetto al «recente intervento dell’autorità – ha aggiunto – riguarda specificamente i doveri del servizio pubblico» e punta a «vedere cosa la Rai non poteva fare». Quanto ai tempi per una decisione «ora la Rai ha trenta giorni di tempo per rispondere». Quindi, questo è il termine «a meno che non ci sia bisogno di un supplemento d’indagine». (ANSA)