dalla newsletter del sito Franco Abruzzo.it
E chi pensa ai disoccupati lombardi?
nota redazionale
Milano, 5 maggio 2007. Dal 2003 la Rai ha formato un “Bacino di reperimento professionale” dal quale pescare i precari da contrattualizzare sia pure a tempo determinato. O si fa parte di questi Bacini o la Rai è un’azienda non accessibile per chi svolge la professione di giornalista.
Unica eccezione, per ottenere un contratto pur non facendo parte del Bacino, era ed è l’appartenenza alla Scuola di giornalismo di Perugia (sovvenzionata dalla Rai). E da questa scuola sono arrivati in Rai diversi precari. Nell’ultimo anno ci sono state altre due eccezioni: la Rai ha fatto alcuni contratti agli allievi-praticanti della Scuola di giornalismo Suor Orsola Benincasa di Napoli e agli allievi-praticanti della Scuola di giornalismo di Sassari.
E Milano? Visto che la “regola” del Bacino e di Perugia è stata superata, perché la Rai non dà spazio anche agli allievi praticanti delle 4 scuole (Ifg, Cattolica, Iulm e Statale) di Milano? Eppure uno spiraglio c’è nell’accordo Rai-Usigrai-Fnsi del 2005.
Nel VERBALE DI ACCORDO datato 23 febbraio 2005, tra la RAI – Radiotelevisione Italiana e l’Unione Sindacale dei Giornalisti RAI (Usigrai), con la partecipazione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, si legge:
“L’Azienda conferma, inoltre, la volontà di valorizzare gli investimenti operati in materia di formazione professionale e che, pertanto, in caso di ricorso a “prime utilizzazioni”, dedicherà una particolare attenzione alle risorse qualificate provenienti dalle Scuole di giornalismo. L’Azienda conferma, altresì, che non effettuerà alcun tipo di accertamento nei confronti di coloro che provengono dalla Scuola di giornalismo di Perugia, dal momento che l’indirizzo radiotelevisivo della Scuola rende superfluo una ulteriore valutazione in merito a tale specifico aspetto”.
A Milano la Rai ha due redazioni forti: la Tgr e Raisport.
Raisport ha esaurito il Bacino precari e si trova nelle condizioni di offrire un contratto a precari di altre sedi regionali, con tutti i disagi del trasferimento e della preparazione tecnico/profesisonale. Sono stati contattati precari di Potenza e Trieste.
La redazione milanese di Raiport ha denunciato la situazione con un comunicato del 2 maggio e ha scritto a tutte le strutture aziendal. Raisport di Milano non è in grado di coprire gli avvenimenti.
Anche la Tgr Lombardia ha quasi esaurito il Bacino. Sono rimasti tre precari, ma ne servirebbero 5 o 6 per coprire rubriche, i distacchi alle testate nazionali e le ferie.
Si pone, però, un altro problema: in Rai si applica il Cnlg Fnsi/Fieg. L’azienda può ignorare i disoccupati iscritti nelle liste tenute dal sindacato? L’accordo del 23 febbraio 2005, firmato da Usigrai e Fnsi, autorizza la Rai.. a ignorare le liste dei disoccupati. Come reagiranno i disoccupati milanesi e la stessa “Lombarda” quando leggeranno queste note?
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Il documento (2 maggio 2007) della Redazione milanese di Rai Sport:
“La redazione milanese di Rai Sport si è riunita in assemblea per affrontare, fra i vari temi urgenti, in particolare l’annosa situazione dell’organico e il rientro in testata di un collega. Le assunzioni di colleghi a tempo indeterminato per la redazione di Milano provenienti dal bacino territoriale di Milano sono ferme dall’anno 2003.
Sulla situazione dell’organico, Rai Sport Milano denuncia la propria sofferenza, più volte sottolineata in tutte le sedi, e resa ora ancora più drammatica in vista della scadenza contrattuale, del pensionamento dei colleghi a tempo determinato e del necessario smaltimento dei piani ferie.
Nel corso delle ultime stagioni la redazione Rai Sport Milano ha visto svuotarsi ed esaurirsi la possibilità di attingere collaborazioni a sufficienza dal proprio bacino di competenza e territorialità. La nostra redazione si occupa quotidianamente di argomenti di carattere sportivo nazionale di estrema rilevanza e ha assoluta necessità di inserimenti qualificanti per specializzazione e territorio. Condizioni che, si è verificato, non possono essere soddisfatte da altri bacini e neppure dalle scuole professionali.
Pertanto la rappresentanza sindacale di Milano invita la Direzione, i suoi responsabili milanesi, il sindacato a individuare al più presto soluzioni certe e definitive.
Date queste condizioni. la redazione ritiene che, in assenza di assunzioni a tempo indeterminato specifiche su Milano, esistano i presupposti di emergenza ed eccezionalità per considerare anche prime utilizzazioni come contratti a tempo determinato purché di specifica e comprovata competenza”.
La rappresentanza sindacale di Milano
Milano, 2 maggio 2007
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VERBALE DI ACCORDO SUI PRECARI RAI: chi è in causa con l’azienda perde la speranza di essere “recuperato”. Entro il 2009 assunti 100 dei 300 “precari”
VERBALE DI ACCORDO In data 23 febbraio 2005, tra la RAI – Radiotelevisione Italiana e l’Unione Sindacale dei Giornalisti RAI, con la partecipazione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana
Premesso che:
– le Parti si sono confrontate sulle problematiche attinenti il fenomeno del cd. “precariato giornalistico” al fine di individuare soluzioni coerenti con i principi espressi negli accordi di rinnovo dell’Integrativo del 16 luglio 2002;
– in particolare, le Parti condividono l’obiettivo di definire uno strumento per la gestione del fenomeno, finalizzato ad assicurare ai giornalisti maggiormente utilizzati dall’Azienda con contratti di lavoro subordinato a tempo determinato specifiche garanzie sulla futura utilizzazione a termine e di istituire, nel contempo, una fonte privilegiata per il reperimento del personale giornalistico da assumere a tempo indeterminato per le future esigenze,
le Parti convengono quanto segue.
I) trattamento economico e normativo applicabile ai giornalisti assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato.
Ai giornalisti assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato ex art. 1 CNLG – in tutte le ipotesi previste dalla legge, dal CNLG, dall’accordo 22 ottobre 2001 e dagli altri accordi Rai/Usigrai vigenti – viene riconosciuta, in aggiunta al trattamento previsto dall’Accordo del 3 giugno 1999 (cd. art. 1 “depotenziato”), l’applicazione:
– dell’art. 23 del CNLG, per la parte relativa ai permessi per eventi luttuosi, da riconoscersi nella misura di due giorni;
– del primo comma dell’art. 24 del CNLG, relativo al congedo matrimoniale, da riconoscersi nella misura di quattro giorni, in caso di anzianità aziendale (riferita al contratto in corso) inferiore a 6 mesi, e di otto giorni, in caso di anzianità aziendale superiore a 6 mesi.
II) Bacino di reperimento professionale
1. Le Parti convengono di costituire un bacino di reperimento professionale nel quale confluiranno i giornalisti che abbiano prestato servizio alle dipendenze della RAI con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, in qualità di giornalista professionista, o con contratto di collaborazione ex art. 2 del CNLG, secondo quanto concordato nel prosieguo, differenziati in ragione dell’ambito lavorativo di riferimento (Testata nazionale/Redazione regionale).
Per i giornalisti che siano stati utilizzati sia da Testate nazionali che da Redazioni regionali, ovvero che siano stati utilizzati da Redazioni regionali differenti, verrà preso in considerazione l’ambito di maggiore utilizzazione, ferma restando l’anzianità utile complessiva ai fini dell’inserimento nel bacino.
L’inserimento nei relativi elenchi (nazionale o regionali) non esclude la possibilità di un impegno anche in Testate diverse sulla base di richieste dei rispettivi Direttori.
In particolare, si conviene di includere nel bacino di nuova costituzione:
a) per quanto concerne le Testate nazionali, i n. 230 giornalisti complessivamente maggiormente utilizzati con contratto a termine nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1995 ed il 31 dicembre 2004, a condizione che, nello stesso periodo, abbiano lavorato per almeno n. 600 giorni;
b) per quanto concerne le Redazioni regionali, n. 70 giornalisti individuati tra i precari più utilizzati nelle rispettive redazioni di appartenenza, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1995 ed il 31 dicembre 2004, sempre che abbiano lavorato per almeno n. 500 giorni, sulla base delle dimensioni e della situazione di organico delle singole redazioni regionali.
Ai fini dell’eventuale inserimento nel bacino di reperimento professionale sarà esaminata la posizione delle giornaliste che, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1995 ed il 31 dicembre 2004, a causa di periodi di astensione dal lavoro connessi alla maternità (astensione obbligatoria), abbiano maturato un numero di giorni inferiore a quelli stabiliti dal presente accordo, a condizione che sia configurabile una continuità di utilizzazione e che le interessate ne facciano richiesta per iscritto entro il 31 marzo 2005.
Sono esclusi dal costituendo bacino – pur essendo in possesso dei requisiti di cui sopra – i giornalisti che abbiano superato l’età per la maturazione del diritto al conseguimento della pensione di vecchiaia o di anzianità.
Verranno esclusi dai benefici di cui al presente accordo i giornalisti che, inseriti nel bacino, abbiano in corso un contenzioso con l’Azienda, salvo che non vi rinuncino entro il 31 marzo 2005 mediante sottoscrizione di apposito verbale, nel quale gli stessi dichiarino, altresì, di non aver null’altro a pretendere dall’Azienda in relazione all’attività pregressa.
Verranno altresì esclusi da tali benefici i giornalisti che, inseriti nel bacino, non abbiano sottoscritto l’impegno di cui al punto 4 che segue.
2. Per coloro che risulteranno inclusi nel bacino in oggetto vengono previsti i benefici di seguito indicati:
a) ai giornalisti delle Testate nazionali vengono garantiti, nel corso del quinquennio 1° gennaio 2005 – 31 dicembre 2009, almeno 40 mesi complessivi di impegno con contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, con una media di 8 mesi per anno solare;
b) ai giornalisti delle Redazioni regionali viene attribuita una garanzia di utilizzazione prioritaria per le esigenze delle rispettive redazioni con riferimento al quinquennio 1° gennaio 2005 – 31 dicembre 2009; nel caso di redazioni regionali alle quali vengano stabilmente assegnate produzioni a diffusione nazionale, viene garantito, mediante la stipula di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, un impegno lavorativo medio di 8 mesi per anno solare, fintantoché permangano tali produzioni e nei limiti delle relative esigenze produttive.
In relazione a quanto sopra convenuto, le Parti si danno atto che i contratti a termine verranno stipulati con i giornalisti rientranti nel bacino avvalendosi delle causali previste dai vigenti accordi contrattuali ovvero dal D.Lgs. 6 settembre 2001 n. 368, per la legittima apposizione del termine al contratto di lavoro.
La RAI, al riguardo, conferma che, fino alla data di scadenza delle pattuizioni collettive, ricorrerà alle previsioni introdotte dal citato D.Lgs. n. 368/2001, solamente laddove non ricorrano i presupposti per utilizzare le causali previste dalla contrattazione collettiva nazionale o dai vigenti accordi integrativi Rai – Usigrai, fatta eccezione per l’ipotesi di assunzione a termine di giornalisti disoccupati di cui all’art. 3 del CNLG, che continuerà ad essere applicata in Azienda secondo la prassi attualmente in atto.
3. Secondo la comune intenzione delle Parti, il bacino di cui al presente accordo sarà anche fonte per il reperimento di personale giornalistico da assumere a tempo indeterminato con le consuete modalità (contratto a termine di durata biennale con impegno, alla scadenza, alla proroga a tempo indeterminato del contratto).
A tal fine, si concorda di ripartire i giornalisti in due fasce:
a) la prima costituita complessivamente da 100 giornalisti, così individuati: i n. 70 giornalisti delle Testate nazionali maggiormente utilizzati a termine, nonché 30 giornalisti delle Redazioni regionali, che verranno individuati tenuto conto delle peculiarità delle singole redazioni e comunque almeno uno per ciascuna redazione regionale;
b) la seconda costituita dai restanti n. 200 giornalisti rientranti nel bacino in base a quanto convenuto al precedente punto 1.
Ferme restando le prerogative riconosciute dall’art. 6 del CNLG ai Direttori di Testata, in relazione a quanto sopra pattuito la Rai si impegna ad assumere a tempo indeterminato (con le modalità sopra descritte) i giornalisti rientranti nella prima fascia entro la data del 30 giugno 2009.
Viene, inoltre, confermata l’attenzione al principio della territorialità e, in particolare, all’assunzione dei precari, ove possibile, presso la Testata e la Redazione Regionale ove essi abbiano reso in prevalenza la loro attività con contratti di lavori subordinato a tempo determinato.
4. L’ammissione al bacino con conseguente applicazione dei benefici di cui sopra è subordinata all’impegno degli interessati – da formalizzarsi contestualmente alla prima proposta di assunzione a termine, mediante conciliazione in sede sindacale – a non promuovere azione giudiziaria nei confronti dell’Azienda fino alla data del 30 giugno 2009 per i giornalisti rientranti nella prima fascia e fino alla data del 31 dicembre 2009 per i giornalisti rientranti nella seconda fascia, in relazione all’attività svolta in precedenza in favore della RAI. Resta inteso che il predetto accordo non comporterà alcuna rinuncia dei lavoratori ad eventuali diritti o pretese comunque connessi con l’attività svolta in passato.
5. In relazione a quanto previsto dagli ultimi due capoversi del punto 1) le parti si impegnano a verificare, entro tre mesi dalla data di sottoscrizione dell’accordo, il numero dei giornalisti appartenenti alla fascia a) che risultino esclusi dall’applicazione dei benefici derivanti dall’accordo medesimo, al fine di valutare eventuali reintegri.
6. Ai giornalisti utilizzati con contratti di lavoro subordinato a tempo determinato ai sensi del precedente punto 2 verrà applicato il trattamento economico e normativo previsto nella prima parte del presente accordo.
Ai giornalisti rientranti nella fascia a) di cui al precedente punto 3), verrà, altresì, riconosciuto un importo ad personam di 1000,00 (mille/00) euro lordi annui.
Le Parti, inoltre, concordano sul riconoscimento in favore di tutti i giornalisti rientranti nel bacino di un “premio di produttività” di 500,00 (cinquecento/00) euro lordi annui, che verrà corrisposto, in proporzione ai mesi di attività svolta, al termine di ciascun contratto a termine.
L’Azienda si dichiara inoltre disponibile ad esaminare, nel corso delle verifiche periodiche, la possibilità di rivedere il trattamento economico sopra concordato.
7. L’Azienda fornirà al Sindacato gli elenchi nominativi dei giornalisti rientranti nel bacino, suddivisi per fasce e redazioni regionali, entro la data del 31 marzo 2005, una volta divenuti definitivi (in quanto scaduti i termini per richiedere l’ammissione al bacino per le lavoratrici madri e per i giornalisti con un contenzioso in corso ai sensi di quanto previsto dal precedente punto 1).
Le Parti si impegnano, inoltre, a valutare annualmente l’andamento dell’accordo e si danno atto che, in ogni caso, per le assunzioni a termine, si ricorrerà prioritariamente ai giornalisti già utilizzati dall’Azienda.
L’Azienda conferma, inoltre, la volontà di valorizzare gli investimenti operati in materia di formazione professionale e che, pertanto, in caso di ricorso a “prime utilizzazioni”, dedicherà una particolare attenzione alle risorse qualificate provenienti dalle Scuole di giornalismo. L’Azienda conferma, altresì, che non effettuerà alcun tipo di accertamento nei confronti di coloro che provengono dalla Scuola di giornalismo di Perugia, dal momento che l’indirizzo radiotelevisivo della Scuola rende superfluo una ulteriore valutazione in merito a tale specifico aspetto.
Le Parti concordano, infine, di procedere al riesame dell’intera materia entro il 31 dicembre 2009.