Riceviamo e pubblichiamo dal Libersind Campania RAI la seguente lettera aperta indirizzata al presidente della concessionaria rtv pubblica Paolo Garimberti ed al direttore generale Mauro Masi.
Egregio Presidente
“A fronte di tante risorse, le distanze fra il Centro-Nord e il Sud del Paese sono rimaste inalterate; anzi l’economia meridionale è diventata, in questi anni, meno competitiva. Evidente la responsabilità delle classi dirigenti meridionali, con la quasi totale complicità dei dirigenti nazionali”. La Rai ha la necessità di un progetto politico certo e condiviso, prima da ciascun partito politico, purtroppo, e poi da ciascun consigliere del C.d.A. L’ambizione è di superare quella divisione tra Centro Nord e Sud. E’di superare quelle contraddizioni ed opposizioni troppo spesso considerate insanabili. E’ superare quella anacronistica divisione tra Centro Nord e Sud in un progetto unico Nazionale assegnando a questo Centro di Produzione un ruolo, ci azzardiamo a dire, l’assegnazione di una rete, la 3 rete!? Tale scelta stabilirebbe la volontà politica di innovare e migliorare l’Azienda coinvolgendo anche questo Centro in una competizione internazionale. Competizione che non può farsi solo con la riduzione dei costi ma deve essere impostata soprattutto sull’innovazione e l’alto valore qualitativo di prodotti e servizi con una formazione che accresca le competenze dei lavoratori. Lo sciopero del 13 Gennaio è anche a sostegno di una ambiziosa, ma legittima proposta. Sottoponiamo alla sua valutazione, che forse, anzi certamente, è condivisibile, resta a Lei con la sua autorevolezza sensibilizzare i miopi. Abbiamo azzardato troppo? La professionalità dei Lavoratori di questo Centro è in grado di affrontare questa competizione? Pensiamo proprio di si! No! Non abbiamo azzardato troppo! La consapevolezza di lavorare per una azienda a capitale prevalentemente o interamente pubblico, ci impone il senso di responsabilità, ma anche l’importanza del servizio alla collettività. Essere realmente punto di riferimento del Meridione e dell’area Mediterranea, non come contrapposizione a qualcosa o a qualcuno, ma soprattutto per uno sviluppo economico e sociale nel Mezzogiorno. Un atto coraggioso di coerenza per un contributo reale e in linea, con quanto affermato da Partiti, Imprenditori e parti Sociale.
Dal Governo, il "caso Sud":
Presidente del Consiglio de Ministri: “il Sud è sempre stato tra le priorità del nostro governo” , “questo governo non ha mai trascurato i problemi del Sud”
On. Maurizio Gasparri: “dobbiamo affrontare la questione meridionale. Non quelle di qualche meridionale in cerca di collocazione".
C.G.I.L.-C.I.S.L.-U.I.L.: Questione Meridionale
Ministro Tremonti : "Il centro nord è avanzato, quello che è arretrato è il Meridione. Si deve evitare che l’Italia si divida".
Napoli,11/01/10 Libersind-Campania-RAI