“Porre fine al proliferare di contratti ‘ultraleggeri’, sostituirli con scritture più serie, realisticamente rispondenti alle mansioni del lavoratore. E stralciare dal testo la penosa ‘clausola gravidanza’, contenuta al punto 10 del contratto di consulenza”.
Sono queste le richieste del coordinamento dei giornalisti precari di Roma, “Errori di stampa”, che ha scritto una lettera aperta al direttore generale della Rai, Lorenza Lei. Nella missiva il coordinamento ricorda che “piu’ della metà dei 1600 precari Rai sono giornalisti, sebbene sia impossibile conoscerne il numero esatto”. I giornalisti precari di Roma ricordano anche a Lei “la sua firma sull’accordo sindacale che stabilizza i bacini A e B di precari interni, segnale in se’ positivo e rivoluzionario rispetto al passato. Ma – proseguono – crediamo che per parlare davvero di miglioramento nel servizio pubblico nazionale qualcosa in piu’ debba essere fatto”. Da qui la richiesta “di porre fine al proliferare di contratti ultraleggeri", e di stralciare dal testo “la penosa clausola gravidanza contenuta al punto 10 del contratto di consulenza". Si tratta, spiega Errori di Stampa, di una clausola secondo cui “se una donna rimane incinta la Rai potrà valutare l’incidenza della gravidanza sulla produttività della lavoratrice e, se questa ne risultasse compromessa, si riserva sostanzialmente di risolvere il contratto. Noi riteniamo – conclude la missiva – che quella clausola sia retrograda e illegale”. (AGI)