RAI: polemica IdV-TG1 e TG3. Pardi: Immagini taroccate. Giubilo e Di Bella: non è vero!

(ASCA) – E’ polemica tra Italia dei Valori e la Rai per come il tg1 e il tg3 di ieri sera hanno mandato in onda l’intervista al premier Silvio Berlusconi. Se per il capogruppo in Vigilanza, Pancho Pardi, la Rai ‘tarocca’ le immagini per favorire il presidente del Consiglio, mandando in onda anche il simbolo elettorale ‘Berlusconi Presidente’ che negli originali non c’era, per i direttori di tg1 e tg3, Andrea Giubilo e Antonio Di Bella, non c’e’ stato nessun ritocco, ma semplicemente l’assemblaggio di due sonori, immagini e interviste diverse, una alla Cnn e un’altra alla tv sarda Videolina. Secondo Pardi, ”il tg1 delle 20 e il tg3 delle 19 di ieri hanno mandato in onda un servizio con immagini ‘taroccate’ dell’intervista che la Cnn ha fatto al presidente Berlusconi. Compare infatti alla sinistra del premier il simbolo elettorale del Pdl, con la scritta ‘Berlusconi Presidente’, che difficilmente si puo’ credere sia stato inserito dal montaggio della rete televisiva americana. Da indiscrezioni risulterebbe che le immagini mandate in onda dalla Rai senza alcun vaglio, siano opera di un’emittente locale sarda, Videolina”, che Pardi definisce ”di proprieta’ di casa Berlusconi” ma che in realta’ appartiene all’editore sardo Sergio Zuncheddu. ”Nessuna immagine taroccata” ribattono Andrea Giubilo, per qualche giorno ancora alla guida del tg1, in attesa di essere sostituito da Augusto Minzolini, solo ”indicato” e non ancora nominato dallo scorso cda di viale Mazzini, e Antonio Di Bella. ”Il tg1 e il tg3 hanno mandato in onda un servizio confezionato con immagini del premier da un’intervista alla Cnn e dichiarazioni da un’intervista all’emittente sarda Videolina. In queste ultime compariva il simbolo di lista. Nei servizi – sottolineano Giubilo e Di Bella – era chiaramente indicata la fonte di immagini e sonori. Puo’ aver tratto in inganno il fatto che la location delle interviste fosse simile. Fatto sta che i due telegiornali non hanno taroccato nulla ed e’ grave il solo sospetto che il servizio pubblico possa modificare ad arte delle immagini, tanto piu’ in periodo elettorale. D’altronde – concludono i due direttori – nelle stesse edizioni di ieri sera comparivano simboli o bandiere elettorali alle spalle di esponenti politici di altri partiti, come spesso accade in campagna elettorale”.

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