Comincia oggi un nuovo, complicato e quanto mai intricato, capitolo di quella che oramai pare una saga dai contorni da soap opera americana: le riunioni del CdA della Rai. In un clima non propriamente disteso, ha aperto oggi i lavori il presidente, Claudio Petruccioli (foto), sbandierando la legittimità che accompagna il lavoro del Consiglio d’Amministrazione. “Il CdA non è in mora e i suoi poteri non sono in alcun modo lesi” – ha annunciato – “e io resto al mio posto a svolgere il mio compito, in quanto sono sicuro della piena legittimità di questo organismo e della efficacia certa delle sue deliberazioni”. La situazione, come sempre in equilibrio instabile, dovrebbe andare via via ressenerandosi, smaltita la sbornia polemica del dopo-Petroni. Proprio al consigliere appena sollevato dagli azionisti, Petruccioli ha destinato le prime parole del suo intervento, salutandolo e ringraziandolo per il lavoro svolto. Subito dopo ha accolto con un “caloroso benvenuto” il neo consigliere Fabiani, certo che “da lui verrà per la nostra attività un importante apporto”. Per il resto, come inaugurazione per l’apertura di questa presunta nuova era, ha fissato gli obiettivi (per la verità, molto generici): informazione onesta e non parziale, nel rispetto della molteplicità dei punti di vista e dei giudizi, un progetto editoriale innovativo e di qualità, un piano industriale che preveda innovazioni tecnologiche ed una riorganizzazione aziendale. Come sempre buoni propositi, finora sempre disattesi. (Giuseppe Colucci per NL)