Il direttore generale della Rai, Mauro Masi (foto), in un’intervista ad Affari e Finanza di Repubblica commenta, tra le altre cose, la vicenda RAI-Sky alla luce dei recentissimi accadimenti che hanno interessato la pay tv.
Questi ultimi, si ricorderà, vedono una società della News Corp. di Murdoch pronta ad operare sul DTT come content provider col programma generalista free "Cielo", veicolato sul network provider Rete A (gruppo L’Espresso). Tornando sull’antica querelle del mancato rinnovo della convenzione con Sky, che ha fatto perdere a RAI 50 milioni seccgi all’anno, Masi così si esprime: ”Sky ci offriva 50 milioni per qualcosa che noi valutiamo 200. Oggi, a distanza di qualche mese, scopriamo che Sky lancia un suo canale gratuito nel digitale terrestre, il canale ‘Cielo’. Dunque Sky non e’ piu’ solo un editore satellitare. E’ un editore anche del digitale terrestre, e’ un produttore di fiction, e’ un procacciatore di abbonamenti e di spot. Insomma: Sky e’ un nostro diretto temibile concorrente che va trattato con determinazione. Avevo ragione io a rifiutare accordi al ribasso con questo soggetto. La mia e’ una scelta aziendale, non certo politica. Con Sky ho fatto un altro accordo, a riprova della mia serenita’. Le cederemo i nostri film; ma senza clausole stringenti, daremo i film senza esclusive”.