Lorenza Lei è ufficialmente il nuovo direttore generale della Rai. L’ha nominata all’unanimità il Cda della Rai dopo che sull’indimento di nomina, già espresso ieri dai consiglieri all’unanimità, è stata raggiunta stamane l’intesa con l’azionista nell’assemblea dei soci.
E’ la prima donna alla guida del vertice operativo del servizio pubblico radiotelevisivo e succede a Mauro Masi, nominato nei giorni scorsi amministratore delegato della Consap. "Sono sicuro che il nuovo direttore generale, con la competenza e l’indipendenza che hanno contraddistinto il suo percorso professionale, sapra’ portare avanti il rilancio produttivo della prima industria culturale italiana", ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. Per il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone Si tratta di "una ottima scelta, direi una scelta d’eccellenza, che puo’ aiutare la Rai sia sul terreno di una difficile gestione economica sia su quello del rilancio della missione e degli obiettivi del servizio pubblico. Complimenti e in bocca al lupo, dunque". Dal canto suo il consigliere d’amministrazione della Rai, Nino Rizzo Nervo riconosce nella sua figura "le premesse per far dimenticare la fallimentare e imbarazzante gestione del precedente direttore generale". "Adesso – aggiunge – spetta a lei riparare in fretta le falle e cambiare la rotta per mettere in sicurezza il servizio pubblico radiotelevisivo. La sua nomina rappresenta inoltre un importante riconoscimento alle professionalità interne della Rai che sono numerose e che sono state in questi ultimi due anni troppo spesso mortificate", conclude il consigliere. Anche l’associazione dei dirigenti Rai esprime grande soddisfazione per la nuova nomina e "auspica che il metodo con cui si è arrivati alla nomina, rapido e all’unanimità, e la scelta di premiare non solo per la prima volta una donna ma una professionalità interna alla Rai, inaugurino una nuova fase contraddistinta da attenzione non all’appartenenza ma al merito e alla competenza". "Nell’augurare al nuovo Direttore un buon lavoro – prosegue la nota – i dirigenti evidenziano le sfide che dovrà affrontare: definizione della natura giuridica della Rai, l’evasione del canone, l’ingiustificato calo della raccolta pubblicitaria a fronte di ascolti crescenti, la verifica del piano industriale e delle linee editoriali della nuova offerta digitale, difendendo l’identità delle reti generaliste e il pluralismo culturale che sempre ha contraddistinto il servizio pubblico". (Adnkronos)