da Franco Abruzzo.it
Roma, 10 gennaio 2008. Il pm Vincenzo Piscitelli accusa Saccà di aver “favorito – scrive il settimanale – cinque attrici segnalate da Berlusconi in cambio della promessa di un sostegno al Cavaliere alle sue future attività private”. (ANSA).
Berlusconi-RAI
Inchiesta della Procura di Napoli sulla fuga di notizie.
Saccà si autosospende.
Roma, 13 dicembre 2007. Il presidente della Rai Petruccioli sospende di fatto il direttore di Rai Fiction Saccà, coinvolto nell’inchiesta in cui risulta indagato Berlusconi. “Mi sembra chiaro che, data la situazione, il direttore Saccà non può continuare a svolgere il suo lavoro. C’è un avviso di garanzia, ci sono normali tutele dell’azienda e dell’interessato”. E poco dopo arriva la decisione di Saccà: il responsabile di Rai Fiction si è autosospeso, dopo le rivelazioni di “repubblica”..
La Rai ha già avviato un’indagine, come conferma il direttore generale Cappon. “Stamattina abbiamo compiuto alcuni passi procedurali, anche a garanzia dei singoli. Tutto è possibile, nulla è escluso, i tempi saranno abbastanza rapidi”.
Nei confronti del manager è stato emesso un avviso di chiusura delle indagini, firmato dal procuratore aggiunto Paolo Mancuso, coordinatore della sezione criminalità economica, e dal pm Vincenzo Piscitelli, titolare dell’inchiesta. Stesso avviso è stato notificato anche alla commercialista napoletana Stefania Tucci e al produttore televisivo Giuseppe Proietti. Probabile una imminente richiesta di rinvio a giudizio.
Perquisizioni. La Guardia di Finanza ha effettuato una perquisizione nell’abitazione del giornalista di “Repubblica” Giuseppe D’Avanzo. Ieri in un articolo, il giornalista ha anticipato la notizia di un’indagine aperta dalla procura di Napoli su Silvio Berlusconi. La perquisizione fa seguito all’apertura di un’indagine per fuga di notizie da parte della procura campana.
La vicenda arriva al Csm. I laici del centrosinistra e quasi tutti togati del Csm (ad eccezione di Antonio Patrono e Cosimo Ferri di Magistratura Indipendente) hanno chiesto “un intervento consiliare a tutela di magistrati coinvolti e dell’indipendente esercizio della giurisdizione”, alla luce delle dichiarazioni di diversi esponenti politici, tra cui lo stesso Silvio Berlusconi.
Nel documento firmato da 18 membri si cita una frase del Cavaliere, che ha parlato di ”armata rossa delle toghe” che si è rimessa in movimento. Come pure si cita la dichiarazione del portavoce di Forza Italia, Paolo Bonaiuti, che ha paragonato l’iniziativa giudiziaria ”al Cile del generale Pinochet”. ”A prescindere da ogni valutazione e considerazione sul merito del procedimento in questione, che non competono al Csm – scrivono i 18 consiglieri – e sull’impropria divulgazione sulla stampa del contenuto di atti d’indagine, e’ evidente il carattere gravemente destabilizzante delle aggressioni verbali e dell’attivita’ di delegittimazione preventiva”.
Per questo vi è la ”conseguente necessità di un intervento consiliare a tutela dei magistrati coinvolti e dell’indipendente esercizio della giurisdizione”. I consiglieri chiedono che alla pratica sia data una procedura d’urgenza. (www.larepubblica.it).