Riceviamo e pubblichiamo da Libersind.it, tratto dal portale Italradio
Riunioni si sarebbero svolte presso le redazioni di Rai International dove vengono preparati notiziari in 26 lingue affidati a una sessantina di redattori, di cui una metà con contratti a termine, sul cui futuro non pare esservi chiarezza nel caso in cui la chiusura fosse confermata.
La decisione di chiudere, sebbene improvvisa, sarebbe diretta conseguenza della nuova convenzione con lo Stato, che tuttavia non risulta ancora diffusa integralmente dopo la firma dello scorso 26 luglio. Nella seduta parlamentare del 19 giugno scorso, come già riferito da Italradio, il sottosegretario Levi aveva peraltro accennato ad un presunto superamento tecnologico delle onde corte.
Le stesse fonti sindacali segnalano che non è chiaro nemmeno il futuro delle trasmissioni via Internet. Il 17 settembre il sindacato Libersind (www.libersind.it) ha presentato al Presidente del Consiglio, alla Commissione di Vigilanza e alla Presidenza della RAI una richiesta di convocazione criticando duramente la situazione che si paventa davanti ai sessanta collaboratori dei servizi esteri.