“Nel centro del mirino” non rappresenta solo il titolo di un cult-movie con protagonista Clint Eastwood come agente CIA di scorta al Presidente USA, ma anche un’espressione idiomatica che descrive molto bene la situazione in cui si trova ora Agostino Saccà (foto), il direttore di Rai Fiction, che nei giorni scorsi si è autosospeso in seguito all’inchiesta avviata dalla procura di Napoli e che lo vede coinvolto accanto a Silvio Berlusconi. Come preannunciato dal direttore di viale Mazzini Cappon e dal presidente dell’azienda Petruccioli, l’iter procedurale dell’inchiesta interna si è regolarmente avviato ed ha portato in tempi brevissimi alla formalizzazione di una contestazione disciplinare. Ora Saccà dispone di cinque giorni, decorrenti dalla notifica dell’addebito per difendersi. Questo procedimento che lo riguarda direttamente diviene ancor più importante se si considera che esso corre parallelamente all’esame che i vertici Rai stanno effettuando sugli incartamenti contenuti nel faldone spedito loro dalla procura di Napoli, materiale definito dal management dell’azienda già alcuni giorni fa “copiosissimo”. Sviluppi molto interessanti sono attesi a breve anche da un’altra inchiesta interna, quella riguardante il presunto patto segreto tra alti dirigenti Rai e Mediaset in ordine alla “normalizzazione” dei palinsesti informativi nella primavera del 2005, in occasione delle elezioni amministrative e della scomparsa di Giovanni Paolo II . A viale Mazzini si attende in proposito di sapere se dalla procura di Milano e dai risultati delle intercettazioni telefoniche legate all’inchiesta Hdc, sia formalizzata una notizia di reato d’altro genere e riconducibile alla Rai, come tale perciò sufficiente per attivare un’altra inchiesta interna.(Paolo Masneri per NL)