”Magari faro’ inorgoglire il direttore del Giornale Radio Rai, Antonio Preziosi, ma quando voglio sapere cosa e’ successo nel mondo o in Italia, preferisco ascoltare la radio che guardare la televisione”.
Lo ha detto Paolo Garimberti, presidente della Rai, ai microfoni della trasmissione di Rai Radio1 ”Start”. Garimberti si trova oggi a Torino, dove e’ in corso il Prix Italia, per partecipare a un convegno dedicato al futuro della radiotelevisione. Garimberti ha elogiato la flessibilita’ della radio, un mezzo capace di sfruttare al massimo le tecnologie disponibili. ”Anche durante la seconda guerra mondiale la radio era in grado di creare un filo diretto tra le maggiori citta’ del mondo”. E per quanto riguarda il futuro, secondo Garimberti, la Rai deve guardare avanti. ”La radio resta un grandissimo mezzo, la sua grande flessibilta’, la velocita’, non presenta le difficolta’ del video. Anche le rivolte arabe si sono nutrite molto con la radio. Ecco, penso che se c’e’ un mezzo che e’ in grado di inseguire con grande velocita’ e forza le novita’ tecnologiche del futuro, quello e’ la radio”. Il presidente di Viale Mazzini ha rivendicato ”di aver portato il tema del potenziamento della radio in Consiglio di Amministrazione”, dando impulso a un comitato istruttorio interamente dedicato al ruolo della radio. (ASCA)