RAI e T-DMB, altri commenti

Che tipo di televisione mobile ha in mente la RAI? Quali porzioni di banda ha intenzione di occupare (III, L)?Come si inquadra l’opzione T-DMB in uno scenario regolamentare europeo che appare sempre più orientato al DVB-H/SH come standard dominante?


da Radio Passioni

Antonio Tamiozzo mi ha autorizzato a riportare le sue osservazioni alla mia pubblicazione dell’articolo sui piani della RAI per il DMB e successivi commenti. In due messaggi che ho ricevuto oggi Antonio fa una serie di considerazioni che mi sembrano molto puntuali e stimolanti. Giustamente osserva anche che forse sarebbe il caso di interpellare in modo più dettagliato gli amici di RaiWay. Ha ragione, ma sono giorni un po’ caotici per me. Spero di riuscire a organizzare davvero una intervista che ci aiuti a fare maggiore chiarezza sulla questione. Che tipo di televisione mobile ha in mente la RAI? Quali porzioni di banda ha intenzione di occupare (III, L)? Gli slot di frequenza disponibili sono in grado di offrire la banda necessaria per il trasporto di contenuti radiofonici e televisivi senza sacrificare nulla sul piano della qualità dell’audio o delle immagini? Come si inquadra l’opzione T-DMB in uno scenario regolamentare europeo che appare sempre più orientato al DVB-H/SH come standard dominante per la tv mobile?
Ma ecco le considerazioni fatte da Antonio:

1) Per quel che riguarda i gap filler c’è un interessante articolo che riguarda lo studio fatto dai tecnici Rai: http://www.crit.rai.it/eletel/2002-3/23-1.pdf. I gap filler vengono spesso installati ai margini di copertura di una rete SFN o MFN e la loro principale funzione è quella di ripetere il segnale RF sulla stessa frequenza dove viene ricevuto.

2) Una ipotetica copertura del DMB-T italiano, considerando l’accordo citato da Cicciotti – unione frequenze Rai (40% popolazione) + frequenze Club Dab (dovrebbero essere 9 impianti con Roma e Milano coperte) + EuroDab (65% popolazione) + CR Dab – potrebbe rappresentare una discreta copertura iniziale in banda III da cui partire.
La mia sensazione è che qualora i quattro soggetti qui citati (Rai con EuroDab, ClubDAB e CR Dab) andassero ad unire le frequenze come dichiarato, sembra formando un unico multiplex, la loro copertura andrebbe decisamente incrementata. (Ma chi sarà il gestore del multiplex?) Riporto lo stralcio interessato:

“Su questa strada la Rai, che si ritrova già in casa le frequenze adatte per il Dmb, ha poi trovato l’alleanza con il mondo radiofonico. Viale Mazzini ha costi stretto un accordo con Club Dab, il consorzio per la radio digitale formato dalle dieci emittenti nazionali che fanno capo alla Rna, con EuroDab, che raccoglie altre tre emittenti nazionali, e il CR Dab, consorzio di radio locali che fanno capo alla Frt, la Federazione delle imprese del settore radiotv.
I quattro soggetti metteranno assieme le frequenze di cui già dispongono e si sono dati tempi stretti. «Il mondo radiofonico ha dimostrato di sapere superare le divisioni del passato, c’è un rinnovato impegno comune, che ora comprende anche la Rai, e ora manca solo che ministero e Autorità per le Tlc facciamo la loro parte attuando pienamente il quadro regolamentare», commenta Sergio Natucci, segretario nazionale di Rna.”

La mia considerazione per la banda III è nata dal fatto che nella Conferenza internazionale sulle tlc (Ginevra 2006) si è stabilito l’uso dei canali E8-E12 per la radiofonia digitale. Questa era la notizia riportata da Oliviero Dellerba sul sito Otg TV del 19/06/2006:

“Alla riunione dell’Itu, l’Italia è stata inviata celermente a sistemare la banda III Vhf, passando dalla propria insulsa suddivisione (canali D, E, F, G, H, H1 e H2) a quella comune europea (E5…E12). I canali E8 e E12 andrebbero riservati al Dab, ammesso che interessi ancora qualcuno.”

E’ per questo che ipotizzando (un tantino più in là) l’abbandono di alcuni (non dico tutti) impianti di Rai 1 analogica in banda III per una conversione in DMB potrebbe esserci una completa copertura con questo sistema. Speriamo solo che si decida per una codifica in AAC+ con bitrate decente (almeno 48kbp/s)

3) Considerato il bit rate disponibile per un canale di 1,5MHz, tipicamente 1,1 Mbit/s con adeguato livello di protezione (vedi http://www.cbc.radio-canada.ca/technologyreview/pdf/issue02-DMB.pdf) e considerata l’idea di trasmettere 3 canali TV si avrebbe già saturata l’intera banda (il bit rate per un canale TV è di 384kb/s), non capisco come si potrebbe trasmettere il resto della proposta radiofonica…

4) Sicuramente se si volesse avere investito sull’evoluzione RADIOFONICA del DAB si avrebbe scelto il DAB+ che come dimostra l’articolo http://www.digitalradiotech.co.uk/dab/t-dmb_vs_dab+.htm. Il DMB-T infatti come da te riportato è uno stream audio + video, quindi è necessario accompagnare sempre l’audio con un video che risulta essere sincronizzato. L’idea di trasportare immagini fisse (di autostrade?) è valida ma tecnicamente è come se si trasmettesse dinamicamente un’immagine statica con ovvia perdita di efficienza. Detto altrimenti non si può inoltrare il semplice file ma si deve inoltrare un filmato che fa vedere la stessa immagine fissa. Scarsa efficienza quindi.

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