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Il famoso verso dell’uccellino che annuncia da sempre i notiziari radiofonici della Rai ha aperto il convegno, organizzato nella sede di Firenze dell’azienda televisiva pubblica, dedicato alla storia della radiofonia fiorentina. Il convegno, che ha visto la presenza, tra gli altri, del direttore della sede Nicola Cariglia, del direttore di Rai Teche Barbara Scaramucci e dal presidente del consiglio regionale toscano Riccardo Nencini, ha affrontato il progetto dell’archivio radiofonico toscano ed è stato anche l’occasione per una mostra documentaria su personaggi e storie che hanno reso famosa la produzione radiofonica fiorentina. “La radio è un medium popolare, dedicato a grandi folle – ha affermato Cariglia – ma non per questo deve essere sciatta, anzi l’aspetto culturale è fondamentale”. Sottolineando la qualità e l’importanza della produzione radiofonica fiorentina, Cariglia è tornato a proporre “la possibilità di produrre in Toscana programmi culturali di rilevo”. “Sarebbe bello – ha detto – se nel contratto di servizio ci fosse un esplicito incoraggiamento alle produzioni nazionali da realizzare a livello locale”. Scaramucci ha invece rilanciato il progetto di portare tutto l’archivio radiofonico cartaceo della Rai a Firenze, “città che per alcuni anni ha rappresentato la radio e la cultura alla radio”. A questo proposito, Nencini ha proposto di integrare l’archivio “con il materiale e la documentazione prodotta dal mondo radiofonico privato, che in Toscana ha avuto ampia diffusione”. (ANSA)