Linea dura della Cgil, intervento del Garante per gli scioperi e un incontro, a quanto apprende l’AdnKronos, che sarebbe avvenuto tra l’ex ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni (Pd) e il dg della Rai, Luigi Gubitosi.
Il caso Rai tiene banco in questa prima settimana di giugno. Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato sarebbero orientate ad approvare un emendamento del Partito democratico al decreto legge Irpef, che esclude le sedi dai tagli previsti. La proposta di modifica, spiega il senatore del Pd Salvatore Margiotta, assicurerà strutture adeguate in ogni regione. L’Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali ha intanto valutato come “non conforme alla legge la proclamazione di sciopero dei sindacati dei lavoratori della Rai per il prossimo 11 giugno”. In particolare, la proclamazione “non rispetta la regola dell’intervallo di dieci giorni tra due scioperi che insistono sullo stesso settore”, considerata l’astensione del sindacato Usb del “prossimo 19 giugno e precedentemente comunicata”. L’Autorità ha quindi invitato i sindacati proclamanti ad adeguarsi a quanto stabilito, anche per evitare provvedimenti sanzionatori. In mattinata la posizione espressa dal leader della Cgil Susanna Camusso è stata chiara: avanti con lo sciopero, se il decreto non cambia. “E’ grave sostenere che uno sciopero è umiliante, per una qualunque controparte lo sciopero è una cosa normale. Se le condizioni cambiano si valuta, ma se non cambiano che cosa si dice ad un lavoratore? Che a condizioni invariate abbiamo cambiato idea noi? O si apre il confronto o si va avanti” con lo sciopero, afferma nella conferenza stampa dei vertici sindacali sullo sciopero proclamato per l’11 giugno contro l’articolo 21 del Decreto Irpef. (Adnkronos)