L’Adrai, Associazione dei dirigenti Rai, rileva come la relazione della Corte dei Conti sulla gestione economica della Rai lanci un allarme, oramai non piu’ rinviabile.
Si legge in un comunicato dell’associazione che i dirigenti Rai in questi ultimi tempi hanno piu’ volte evidenziato: ricavi in diminuzione malgrado i successi degli ascolti, inadeguatezza della copertura dei costi del Contratto di Servizio, gravosi investimenti sul sistema digitale terrestre imposti per legge senza alcuna copertura finanziaria, continua crescita dell’evasione del canone. In questo quadro, l’Azienda e’ stata assimilata ad un organismo di diritto pubblico e quindi sottoposta a procedure incompatibili con la sua natura di soggetto operante sul mercato, a tutto vantaggio dei suoi principali competitors. E’ tempo che il Governo azionista si faccia carico di una situazione che ha contribuito non poco ad aggravare, almeno per rispetto delle donne e degli uomini dell’Azienda oltre che del Paese intero al quale solo appartiene il valore economico e culturale della Rai. (ASCA)