Radiofonici marchiati a vita da un modello desueto

un modello

L’articolo di NL sull’ordinanza del Tribunale di Milano che ha respinto il ricorso cautelare di Radio 24 – Il Sole 24 Ore per la tutela del marchio per utilizzo illecito attraverso il brand Radio News 24, è stato tra i più letti della settimana. Con prevalenti reazioni di stupore degli operatori verso la decisione giudiziale.

Eppure, sempre su queste pagine, appena un mese fa, proprio a riguardo della diatriba tra le due emittenti, emersa nell’ambito dell’indagine TER (Tavolo Editori Radio), avevamo espresso perplessità su un elemento giuridico della vicenda disaminata dal tribunale meneghino (la cui sezione specializzata in materia di impresa è tra le più impegnate in Italia sul tema della tutela dei marchi).

Non fare mai profezie. Se sono sbagliate nessuno se lo dimenticherà. Se sono giuste nessuno se lo ricorderà.

In quell’occasione avevamo posto l’accento sul fatto che  “il numero 24 possa essere considerato un segno distintivo; circostanza sulla quale qualsiasi esperto di tutela di marchi sarebbe disponibile a disquisire a lungo”.

Forza e debolezza

Nondimeno, al di là del merito (giuridico) della questione – cioè che ci si trovi di fronte a quello che tecnicamente è valutabile come marchio forte (segno distintivo privo di attinenza con il prodotto che contraddistingue) o marchio debole (un identificativo che descrive la natura o una qualità di un prodotto, meramente evocandolo) -, la sensazione è un’altra.

Distorsione

Cioè che il vero problema sia la percezione distorta della questione determinata dal metro di analisi.

Un modello sul banco degli imputati

Parliamo, ancora una volta, dell’indagine TER. Una ricerca basata sull’anacronistico metodo CATI, che premia oltremodo la notorietà del brand falsando il ricordo attraverso la presunzione dell’ascolto piuttosto che la fruizione sostanziale dell’emittente.

Spinte centrifughe e centripete

Un modello di analisi che sta scricchiolando sotto i colpi che da qualche anno stanno arrivando, in forma sempre più evidente, dall’interno (cioè dai soci stessi) e dall’esterno (UPA, Utenti pubblicità associati).

modello percezione - Radiofonici marchiati a vita da un modello desueto

Metro e meter

Infatti, se le rilevazioni TER fossero effettuate col meter (come avviene con Auditel) probabilmente non esisterebbe il caso Radio 24/Radio News 24. Come dimostra il fatto che in tv ci sono decine di marchi assolutamente simili, che, tuttavia, non creano distorsioni nelle indagini (es. Tgcom 24, RAI News 24, Sky Tg24, ecc.).

Causa e soluzione

E’ quindi nel TER che vanno cercate causa e soluzione del problema che tanto interesse ha generato tra i nostri lettori. Non nelle aule dei tribunali.

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