Si pronuncia Infinite Tunes, si scrive con il simbolo matematico per “infinito” (∞Tunes), ma poi si banalizza in "ootunes". Si tratta del widget utilizzato dal melafonino per accedere a qualunque radio trasmessa in web streaming.
Non è una novità, ma considerando l’evoluzione della stessa applicazione (solo l’estate scorsa era arrivata alla release 1.7, oggi siamo alla 3.0.1) risulta sempre più interessante scoprire quali possibilità offra e quale prospettive introduca per le radio che attualmente trasmettono anche (o solo) in streaming. Intanto va detto che InfiniteTunes consente di ascoltare oltre 12mila web radio (indiscriminate a livello geografico) e supporta file in formato AAC, AAC +, MP3, WMA, OGG Vorbis, oltre ad alcuni prodotti streaming realizzati con Flash. Inoltre, il widget di iPhone consente di ricevere degli avvi ogni volta che inizia la trasmissione preferita, registrando autonomamente quello che si ascolta (solo al termine della sessione il sistema chiede se si vuole salvare quanto si è ascoltato o eliminare il contenuto). A ciò consegue l’ulteriore possibilità di mettere "in pausa" il flusso streaming, per proseguire l’ascolto nel momento ritenuto più opportuno. Senza poi contare che buffering e connessione sono sempre più veloci. In alcuni casi, InfiniteTunes consente non solo di visualizzare il titolo delle canzoni, ma anche il testo delle stesse (per un esempio dell’impiego: Lolliradio Network). Ma la cosa più interessante di tutto ciò è il prezzo: oltre 12mila radio in tutto il mondo accessibili per soli 4 euro: un prezzo che non sarà un problema per colui che possiede uno smartphone il cui prezzo oscilla dalle 500 alle 700 euro. Comunque sia, al di là delle questioni economiche, l’applicazione per iTunes, come molte altre analoghe nel settore, offre un’idea su quale potrebbe essere il futuro delle radio che, al pari delle televisioni, stanno progressivamente migrando sul web, sfruttando l’infinito potenziale della rete. Non pare lontano il giorno in cui la televisione sarà contemporaneamente connessa ad un decoder e ad un sistema di filodiffusione casalingo che consenta di ascoltare o vedere tutto tramite il web, registrando su un dispositivo più piccolo (iPhone, iPod o il nuovissimo iPad) qualunque contenuto si voglia fruire fuori casa. O semplicemente sfruttando connessioni wi-fi e 3G per accedere a contenuti provenienti dal web in qualunque punto e momento della giornata. (Marco Menoncello per NL)