È nato nel 1925 con il nome di Radio Orario; è diventato Radiocorriere nel 1930 e si è stabilizzato come Radiocorriere Tv nel 1958, in seguito alla diffusione della televisione, delle sue icone e dei suoi personaggi. È stato il settimanale ufficiale dell’Unione Radiofonica Italiana, lo specchio della società nella moda e nella musica negli anni ’60 e ’70, per poi diventare una testata specializzata in informazione e attualità televisiva. Ha chiuso i battenti nel 1995 ed è stato poi riesumato l’8 settembre del ’99, data in cui Rcc edizioni riconsegnò al pubblico dei lettori l’atteso settimanale.
Ora Radiocorriere Tv sembrerebbe in via di estinzione. A confermarlo sono il direttore editoriale Giuseppe Angelica ed il direttore responsabile Massimo Maffei, che non solo non hanno notizie sul futuro della testata, ma, con l’approssimarsi della scadenza della concessione pubblicitaria, prevista per il prossimo 8 settembre, temono il peggio. A rischio anche il lavoro di circa 150 persone, tra collaboratori e dipendenti, in forza presso il settimanale di viale Mazzini.
A quanto risulta, Radiocorriere Tv proporrà a Rai Trade di continuare la pubblicazione fino a quando il giornale sarà direttamente gestito dalla Rai: questa possibilità non dovrebbe arrecare danni al marchio, mentre potrebbe assicurare la continuità delle pubblicazioni. (M.M.)