WRD 2024, Eugenio La Teana (direttore ricerca e sviluppo di RTL 102.5): I più giovani scoprono la musica attraverso smartphone e piattaforme digitali; l’ascolto in auto rimane uno dei pochi momenti in cui la radio tradizionale mantiene il suo ruolo primario.
La radio deve garantirsi un posto di rilievo nei cruscotti digitali delle auto e negli ecosistemi digitali in generale.
Serve una visione che vada oltre il singolo brand o gruppo editoriale, per costruire una soluzione tecnologica globale che faciliti l’integrazione della radio nel mondo digitale, semplificando le attività di integrazione da parte dell’industria che produce device e autovetture.
I numeri del WRD
Con 8 ore di diretta streaming audio/video ininterrotta su Facebook, su YouTube e sul sito www.worldradioday.it, seguita da più di 10.000 persone, oltre 70 ospiti fra i più grandi radiofonici delle radio di tutta Italia, 300 aziende tra sponsor, partner & media partner, più di 2000 spettatori dal vivo, il World Radio Day (WRD) sarà probabilmente l’evento mediatico dedicato al settore radiofonico più importante del 2024.
Le interviste di NL
Newslinet, che ne è stato media partner, ha raccolto, dietro le quinte, una serie di interviste ai maggiori esponenti, che formeranno una serie di articoli di cui abbiamo iniziato la pubblicazione ieri.
L’intervento
Un intervento estremamente interessante è stato quello di Eugenio La Teana, Head of innovation a RTL 102.5, membro del WorldDAB Steering Board e dell’European Digital Radio Alliance (EDRA, EBU), country manager di Radioplayer Italia, che si è reso, come sempre, disponibile con noi ad un approfondimento.
La Teana oltre le onde
(Newslinet) – “Oltre le Onde: La Radio nell’era digitale e dell’AI unisce le forze per innovare”, questo il titolo del tuo intervento. Tutti sanno chi sei, quindi un breve recap e poi via nel merito…
(Eugenio La Teana) – Da oltre un quarto di secolo, a RTL 102,5 mi dedico all’innovazione nel campo radiofonico.
Punto di (non) ritorno
Nel corso degli anni, ho spesso sentito proclamare la radio come un medium al punto di non ritorno. Tuttavia, abbiamo contraddetto questi pronostici lavorando sulle prime forme d’interazione con il pubblico attraverso gli SMS, quando ancora questa tecnologia era sconosciuta alla maggior parte della popolazione.
Video didn’t kill the radio star
Abbiamo fatto cambiare idea a chi cantava “Video killed the radio star”, grazie a un’intuizione rivoluzionaria dell’editore Lorenzo Suraci: la radiovisione, che ha riconcettualizzato il modo di fruire la radio sulla TV e di conseguenza sui cellulari dotati di grandi display.
Pionieri
Siamo stati pionieri, integrando la radio in ogni dispositivo capace di riprodurre audio e/o video e mantenendo al contempo le regole fondamentali della comunicazione radiofonica, arricchendola di una dimensione visiva e interattiva.
La Radio al cospetto delle Tech Giant
(NL) – Le piattaforme dello streaming audio on demand rappresentano un problema per la Radio, inutile nasconderlo…
(Eugenio La Teana) – Oggi, di fronte all’ascesa delle Tech Giant, che con i loro servizi on-demand ed algoritmi dettano le tendenze musicali e di intrattenimento, la radio si trova a navigare nuove sfide.
L’approccio generazionale
Le generazioni più giovani scoprono la musica attraverso smartphone e piattaforme digitali e l’ascolto in auto rimane uno dei pochi momenti in cui la radio tradizionale mantiene il suo ruolo primario.
Il cambio di paradigma
Questo cambio di paradigma, unito all’evoluzione della distribuzione dei dati che è diventata più robusta ed economica, pone la radio davanti alla necessità di reinventarsi continuamente.
Radioplayer
(NL) – Nel tuo intervento (così come in quello precedente) è stato più volte citato l’aggregatore Radioplayer. Quale è lo stato della collaborazione col mondo radiofonico?
(Eugenio La Teana) – Radioplayer World Wide, che rappresenta un modello virtuoso di collaborazione, ad oggi conta già 20 nazioni, inclusa l’Italia.
Piattaforma proprietaria
Questa piattaforma, di proprietà delle radio stesse, mira a sviluppare la più avanzata esperienza di ascolto radiofonico in modalità ibrida (broadcast e broadband), con un occhio di riguardo verso le dashboard delle auto connesse.
Prominence anche per le radio filo conduttore al WRD 2024
(NL) – Newslinet è stata la prima testata ad enfatizzare la necessità di una prominence della radio sul dashboard delle auto, quando se ne parlava solo per la tv sui televisori smart. Agcom, sul punto, è stata fin qui silente, ma al WRD 2024 praticamente tutti gli interlocutori hanno ora fatto propria questa necessità. Vuoi riassumere il target e le modalità per conseguirlo?
(Eugenio La Teana) – L’obiettivo è chiaro: mantenere la radio prominente, rilevante e accessibile nel contesto digitale, preservando l’identità unica di ciascun brand radiofonico, pur rispondendo collettivamente alle sfide imposte dalle Tech Giant.
Ecosistema
(NL) – Sarà la volta buona per vedere un ecosistema radiofonico unito?
(Eugenio La Teana) – Per prosperare nell’era digitale, la radio deve garantirsi un posto di rilievo nei cruscotti digitali delle auto e negli ecosistemi digitali in generale.
La visione oltre l’orto
Questo richiede una visione che vada oltre il singolo brand o gruppo editoriale, per costruire una soluzione tecnologica globale che faciliti l’integrazione della radio nel mondo digitale.
L’unione fa la difesa
L’unione e la collaborazione diventano, quindi, essenziali per fronteggiare le sfide attuali e future. Semplificando le attività di integrazione da parte dell’industria che produce device e autovetture.
Il ruolo di Radioplayer
(NL) – Che ruolo ha Radioplayer in questa visione?
(Eugenio La Teana) – L’esistenza di iniziative come Radioplayer World Wide dimostra che l’innovazione congiunta e l’unione nel settore radiofonico sono non solo possibili ma già in atto.
Joint venture estese
È fondamentale che tutti i professionisti della radio, i creatori di contenuti e gli stakeholder dell’industria automobilistica e tecnologica collaborino per assicurare che la radio continui a essere un medium vitale e rilevante, capace di offrire diversità, cultura e intrattenimento nel contesto mediatico globale.
Gli accordi
Radioplayer ha già stretto accordi con i principali brand automobilistici e la tecnologia è già installata su diversi milioni di autoveicoli circolanti in Europa.
I brand dell’automotive
Tra i brand che hanno già siglato l’accordo per l’adozione della tecnologia a bordo troviamo Cariad, l’organizzazione che sviluppa i sistemi d’intrattenimento e l’esperienza radio per il gruppo Volkswagen (VW, AUDI, Skoda, Seat, Porsche, Lamborghini).
Microcar
Siamo in fase avanzata di sviluppo del servizio radio evoluto su microcar, non dotate di ricevitore radio a bordo, che usano lo smartphone come dispositivo dashboard.
Android Automotive OS
Abbiamo un accordo di collaborazione con Google per lo sviluppo dell’esperienza radio sul sistema operativo Android Automotive OS, che secondo gli analisti avrà una posizione dominante nella prossima generazione di autovetture.
Mirroring
E l’applicazione Radioplayer per gli smartphone, già disponibile sul mercato da tempo, è perfettamente compatibile con i sistemi di mirroring Car Play e Android Auto e ciò consente agli utilizzatori di accedere all’offerta radio in maniera semplice, continuando ad utilizzare i servizi di navigazione, di comunicazione come le telefonate, passando con continuità da un servizio ad un altro.
Smart speaker
A breve verranno anche ufficializzate grandi novità sul fronte degli smart speaker, ma non posso dire di più. (M.R. per NL)