WorldDAB fa proprio uno studio di Consultmedia promosso da Newslinet ben tre anni fa: l’utilizzo di alias e fonemi per semplificare la sintonizzazione di stazioni altrimenti difficilmente rintracciabili (per affollamento della lista, confondibilità e/o complicatezza del nome, pronuncia, ecc.). E li chiama proprio come nel 2021 il nostro periodico li aveva appellati: Alias.
Sintesi
In attesa che, sul piano regolamentare e normativo, l’indispensabile prominence delle emittenti radiotelevisive lineari (i servizi di media audiovisivi di interesse generale, per dirla in senso tecnico) trovi attuazione, i broadcaster si danno da fare nella direzione della semplificazione della ricerca delle stazioni radio in un panorama che vede ormai centinaia di emittenti in lista DAB+ (figuriamoci quindi IP, dove la congestione è x 1000).
Fonemi
E gli operatori di rete lo fanno emanando linee guida per l’utilizzo di alias e fonemi a favore di emittenti e produttori di ricevitori.
Analisi di merito
WorldDAB, il forum globale del settore per la radio digitale DAB+, ha, infatti, pubblicato delle linee guida a favore delle emittenti e dell’automotive sull’uso di fonemi e alias. Artifizi che dovrebbero consentire agli ascoltatori di individuare più facilmente le stazioni preferite utilizzando i comandi vocali al cospetto di nomi complessi, non evocativi del contenuto o dalla pronuncia equivocabile.
How-to
“La nuova guida “how-to” di 18 pagine, facile da seguire (riportiamo in questo articolo le slide, ndr), è rivolta alle emittenti e a coloro che lavorano nelle stazioni radiofoniche, per aiutarli a verificare che i loro fonemi siano corretti”, spiega WorldDAB in una nota (le Linee guida sono disponibili gratuitamente sul sito dell’organizzazione).
Comandi vocali per trovare stazioni in elenchi di centinaia di brand
“C’è un uso crescente da parte degli ascoltatori dei comandi vocali per navigare tra le stazioni radio, in particolare perché l’elenco delle stazioni sta diventando sempre più esteso”, spiega WorldDAB sul tema dei fonemi e degli alias, raccogliendo un allarme più volte lanciato da Newslinet negli ultimi anni.
Il monito di NL del giugno 2021
“E’ necessario uscire dal recinto per intercettare quell’utenza nuova che scorre gli elenchi delle emittenti su una qualsiasi piattaforma aggregatrice.
Gli alias
Occorre ripensare alla strategia online e di comunicazione radiofonica, partendo dagli alias, nomi evocativi e rappresentativi del contenuto da associare al proprio brand.
Guardare al passato per affrontare il futuro
I fenomeni dell’editoria online non vanno guardati con indifferenza dai radiofonici”, scriveva questo periodico a giugno 2021.
Tendenze & brand
Tre anni fa, infatti, evidenziavamo come le ultime analisi provenienti dagli Stati Uniti, mercato particolarmente attento (e reattivo) a tutti i segnali di cambiamento su media radio e tv, riportassero indicatori coerenti: il brand identificativo di un contenuto è importante; ma sarebbe stato un grave errore concentrare tutto su di esso.
I nuovi concetti
“Alias e sincretismo sono due termini a cui gli editori dovranno abituarsi”, anticipavamo.
La presa d’atto di WorldDAB
“Gli smart speaker e gli assistenti virtuali utilizzano il riconoscimento vocale per comprendere ciò che viene detto loro e la riproduzione vocale per confermare le scelte e i risultati agli utenti in linguaggio naturale”, dichiara invece oggi WorldDAB, raccogliendo il testimone.
Station ID
“Molte parole e frasi tipiche possono essere rappresentate da testo normale. Ma due situazioni non sono ben gestite: quando gli ascoltatori spesso richiamano una stazione radio con un nome diverso da quello ufficiale e quando l’identificativo di una stazione radio non viene pronunciato allo stesso modo in cui è scritto nel testo“, continua l’ente esponenziale dei broadcaster europei.
L’idea di Consultmedia del 2021
Facendo – integralmente – propria l’idea lanciata a giugno 2021 dalla prima struttura italiana di competenze a più livelli in ambito mediatico Consultmedia e promossa su Newslinet, WorldDAB spiega quindi che “In questi casi, gli alias e i fonemi possono aiutare gli ascoltatori a trovare le stazioni radio”.
WorldDAB Automotive 2024
La pubblicazione della nuova guida arriva a poche settimane dal WorldDAB Automotive 2024, che si terrà a Praga e online il 13 giugno.
Il futuro della radio DAB+
L’evento annuale “unico nel suo genere, riunisce le case automobilistiche e le emittenti per esplorare il futuro della radio DAB+ nelle automobili ed è gratuito.
User experience
Insieme a relatori esperti provenienti da tutto il mondo, Nick Piggott, Vice Presidente di WorldDAB, condurrà una sessione sull’importanza dei metadati e dei fonemi nel fornire la migliore esperienza possibile a bordo del veicolo per gli ascoltatori”, sottolinea la nota dell’organismo radiofonico.
Approccio search
La constatazione (gravemente tardiva, va detto) dei broadcaster è che la multipiattaforma e la progressiva tendenza al consolidamento dei vettori IP impongono un approccio simile a quello dell’editoria online e delle regole del search.
Da Radio ad Audio?
“Qualcuno sostiene che la Radio non esiste più ed è stata sostituita dal concetto, più ampio, dell’Audio”, ci domandavano, un po’ retoricamente, a giugno 2021.
No: da Radio a Piattaforma sincretica
“E’ vero, ma si tratta di una descrizione comunque imperfetta. Nemmeno l’Audio, da solo, è sufficiente per garantirsi un futuro allineato alle nuove richieste del mercato. Occorre un approccio sincretico“, rispondeva sul punto Giovanni Madaro, economista di Consultmedia.
Post brand
Sul punto, va evidenziato che con percezione sincretica, in ambito sociologico, si intende la particolare tendenza ad assumere la realtà esterna globalmente, anziché nei suoi particolari.
Processo di semplificazione
Un processo di semplificazione che ci mostra il complesso di qualcosa e non le singole unità che lo compongono.
Il medium del futuro è sincretico
“Così il medium del futuro è sincretico: visto dall’utente nel suo insieme e non nelle sue singole componenti“, spiegava Madaro.
Ogni componente del sistema sincretico va valorizzata
“Testi scritti, immagini, suoni, animazioni in uno stesso supporto o contesto informativo. Questi, volenti o nolenti, determinano l’unicum della Radio e della Televisione, non del futuro, ma di oggi.
Povertà online
Un’emittente con un buon contenuto sonoro o visivo ma con un sito only player o, peggio, povero di contenuti testuali e soprattutto non aggiornato, subirà pesantemente la penalizzazione di Google che non la indicizzerà, marginalizzandola nei risultati delle ricerche.
Occhio ai recinti
E siccome al flusso streaming ci si arriva spesso attraverso il motore di ricerca, ben si comprende il rischio che si corre recintandosi nel solo sonoro o video.
Si assuma a riferimento l’informazione online
I vasi non sono mai stati così comunicanti
Non si può più ragionare a compartimenti stagni: i fenomeni dell’editoria online non vanno guardati con indifferenza dai radiofonici e dai televisivi.
Ognuno guardi all’altro giardino
Esattamente come gli editori di contenuti testuali non devono manifestare disinteresse nei confronti dell’evoluzione radiotelevisiva. I vasi mediatici non sono mai stati così comunicanti“, metteva in guardia Madaro.
Il brand, se non accompagnato da altre strategie, è un recinto che contiene l’audience attuale…
E tornando al tema centrale del brand, l’economista specificava: “E’ importante. E’ un traino, un asset che garantisce una rendita di posizione al pari di quanto fino ad ora hanno fatto le frequenze radio ed i canali tv.
… ma non la sviluppa
Ma lo farà sempre meno, perché il brand in sé non garantisce necessariamente di intercettare nuovo pubblico.
Emersione ed individuazione sono elementi essenziali del futuro rtv
Il marchio, se non accompagnato da altre strategie, è un recinto che contiene l’audience attuale, ma non la sviluppa. Emersione ed individuazione sono elementi essenziali del futuro radiotelevisivo IPcentrico.
Occorre intercettare l’ascolto casuale, sfruttando le logiche del search
Consultmedia suggerisce da tempo alle emittenti di ripensare tutta la strategia online e di comunicazione, partendo dall’ adozione di alias, nomi evocativi e rappresentativi del contenuto da associare al proprio brand. Marchi e loghi da associare alla clonazione dello streaming. Forme di tag e meta descrizioni.
L’utenza nuova
Se sono una radio che fa musica dance ma il mio brand, pur molto radicato in ambito locale, è Radio Fragolina International, difficilmente potrò intercettare quell’utenza nuova che scorre gli elenchi delle emittenti su una qualsiasi piattaforma aggregatrice.
Nomen omen
E’ il principio del nomen omen (su cui NL si è molto soffermato, ndr).
Gli algoritmi
Gli algoritmi dei collettori di contenuti ragionano con tendenze degli altri utenti (suggerendo le stazioni più seguite), ma anche attraverso metadati e tag. Prendiamo Netflix col suo “riproduci qualcosa”.
Consigli (non) richiesti
L’OTT spiega che il proprio algoritmo di aiuto “offre consigli personalizzati per trovare serie TV e film che potrebbero interessare”.
Associazioni
A tal fine, è stato creato un complesso sistema di consigli che valuta le interazioni con il servizio (come l’attività di visione e le valutazioni di altri titoli). Ma anche con altri abbonati con gusti e preferenze simili e informazioni sui titoli, come il genere, le categorie, gli attori, l’anno di uscita, ecc.
Input
Non solo: l’algoritmo di Netflix valuta l’ora del giorno, i device ed il tempo di fruizione del servizio. Tutte queste informazioni costituiscono dati di input che forniscono suggerimenti.
L’alias di Radio Fragolina International
E’ vero, su una piattaforma aggregatrice smart Radio Fragolina International potrà certamente registrarsi e taggarsi come radio dance e quindi essere somministrata tra le emittenti di quel genere.
Adeguamento
Ma la sua denominazione avulsa dal contenuto, non sarà di stimolo all’utente. Meglio cambiarla ed adeguarla. E se – come spesso accade – ciò non fosse opportuno per non perdere il radicamento locale, basterà dotarsi di alias.
Radio Dance
Iscrivendosi per esempio come Radio Dance o Dance Music, Radio Fragolina International (che comunque rimarrà accessibile anche con la denominazione originaria) avrà certamente più possibilità di intercettare nuova utenza interessata a quel genere.
Indifferenza insita
Utenza totalmente indifferente al fatto che poi, fruendo dello streaming, sentirà i jingles di Radio Fragolina International. In quanto il contenuto – cioè la musica dance – sarà comunque quello desiderato”, concludeva il consulente.
Eccoci
Anticipando di tre anni l’attuale iniziativa di WorldDAB.
Le slide
Di seguito le slide delle Linee guida su fonemi e alias di WorlDAB. (E.G. per NL)