World Radio Day 2023, Busi (22HBG): Come succede con tutte le tecnologie, se utilizzate come aiuto dell’essere umano possono agevolarne il lavoro.
Ma attenzione a non confondere l’intelligenza artificiale con la creatività umana.
Rischio di sopravvento dell’IA sugli umani nella conduzione? No: la nostra voce, con i suoi difetti ed i suoi errori, continuerà sempre a trasmettere emozioni, non sostituibili. La spontaneità, l’imprevisto, l’esperienza manterranno unica la radio. Tuttavia…
World Radio Day 2023
Torniamo ad occuparci del World Radio Day 2023, l’evento organizzato da Radiospeaker, di cui NL era main partner, con la presenza del direttore Massimo Lualdi, che è intervenuto in una specifica sessione dedicata al DAB.
Franceschini e Busi
Tra gli ospiti del talk-show tenutosi dalle 10.00 alle 18.00 al Talent Garden Isola di Milano c’erano anche Gianluca Busi, CEO di 22HBG ed il giornalista Nicola Franceschini, direttore di FM-world.
Intervistati da Giorgio d’Ecclesia di Radiospeaker, hanno affrontato diversi argomenti inerenti i cambiamenti della radio degli ultimi anni e le prospettive future legate all’intelligenza artificiale.
Oggi viviamo in un’epoca visiva
“La radio non è cambiata tanto nei contenuti, quanto in ciò che la circonda – ha spiegato Franceschini. Oggi viviamo in un’epoca in cui è tutto visivo e, anche se in presenza di un’emittente priva di ‘visual’, si è persa l’immaginazione di chi si trova dall’altra parte del microfono. Dai social al sito della radio, c’è sempre un’immagine di ciò che stiamo ascoltando.
Musica d’orientamento
E per quanto riguarda la musica, ogni emittente si è data un taglio che ne determina inevitabilmente la programmazione. Si è ormai lontani dai ricordi nostalgici degli anni ’70/’80 dove ci si portava “i dischi da casa”, personalizzando la playlist. Ora, nella maggior parte delle radio, la musica ne identifica l’orientamento stesso, dando un’immagine ben precisa all’ascoltatore.
La pandemia quanto ha influito?
Sempre secondo Franceschini, dal 2020, “qualche cambiamento c’è stato, con le forzate trasmissioni da casa durante il periodo delle restrizioni. Lo studio – per quanto importante – non rappresenta più la centralità della trasmissione. Il pubblico questo passaggio quasi non l’ha percepito, continuando a seguire i contenuti della radio, a prescindere da dove vengono emessi.
ChatGPT
Anticipato da Giorgio d’Ecclesia, che ha presentato 22HBG e la start up Peperoni, si è affrontato il tema di ChatGPT e dell’intelligenza artificiale.
Marconi e l’IA…
“Cosa avrebbe fatto oggi Marconi con un’intelligenza artificiale?” ha esordito Gianluca Busi con una domanda suggestiva. “Il noto inventore bolognese è partito dando vita ad un qualcosa di unico: un segnale monodirezionale che non ci traccia e che parla a tutti senza il bisogno di interazione, al contrario di come si vive oggi, con una società che ha sempre bisogno di risposte, di interazioni, di like”.
… che non potrà sostituire il DNA della radio
“Da lì, ci si è addentrati sull’intelligenza artificiale, ritenuta una tecnologia importante, che tuttavia non potrà sostituire il DNA della radio“.
La radio del terzo mondo
“Io ho portato Radio Maria in posti del terzo mondo – ha raccontato Busi, che rappresenta anche la multinazionale del broadcast Elenos, fondata dal padre – e quel contenuto, per chi vive in luoghi dove la comunicazione e la tecnologia latitano, ha un enorme valore aggiunto”.
Cosa può fare per la radio l’IA
Relativamente all’intelligenza artificiale, Busi ha spiegato cosa si può fare con ChatGPT. “L’esempio più immediato è ricaduto sulla radio, con la possibilità di generare un palinsesto o molto più semplicemente di ottenere uno spunto che possa essere utile a chi è in onda.
Informazioni assemblate in real time
Facendo un esempio, inserendo ChatGPT all’interno di un software radiofonico, è possibile ricavare in tempo reale diverse informazioni inerenti il pezzo in onda o l’artista che lo interpreta, agevolando il conduttore”, ha illustrato il CEO di 22HBG.
Non confondiamo
A riguardo delle recenti polemiche emerse a seguito degli articoli di NL sul tema, rinverditesi al World Radio Day, Busi ha rassicurato: “Come succede con tutte le tecnologie, se utilizzate come aiuto dell’essere umano possono agevolarne il lavoro. Ma attenzione a non confondere l’intelligenza artificiale con la creatività umana.
Emotività insostituibile
La nostra voce, con i suoi difetti ed i suoi errori, continuerà sempre a trasmettere emozioni, non sostituibili.
Unicità
La spontaneità, l’imprevisto, l’esperienza manterranno unica la radio”, ha concluso Busi. (M.R. per NL)