Premesso che i dati TER sull’ascolto radiofonico vanno sempre analizzati tenendo conto della metodologia adottata – il controverso metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing, cioè l’intervista telefonica) che premia essenzialmente il ricordo dell’ascolto (o del marchio), più che la fruizione effettiva, sicchè dovrebbero essere opportunamente affiancati da elementi provenienti da altre rilevazioni – diamo conto del contenuto dei Volumi RadioTER 2022 pubblicati oggi, dopo quelli diffusi a gennaio 2023 relativi al 2° semestre 2022.
Volumi RadioTER 2022
Tuttavia, se la determinazione dei volumi di ascolto specifici può essere certamente oggetto di posizioni divergenti fondate, appunto, ai limiti della metodologia CATI, le tendenze generali, in particolare sui device d’ascolto, appaiono meno deboli (anche se non scevre da errori, posto che sono sempre fondati sul ricordo) e quindi meritevoli di valutazioni.
Ascolto in autoradio. Ma non differenziato
Nel merito, secondo i Volumi RadioTER 2022, dopo la conclusione della pandemia l’ascolto sulle quattro ruote è aumentato, passando da 23.140.000 a 23.774.000 unità. Tale dato non consente però di differenziare l’ascolto FM, DAB e IP con mirrorlink (anche se certamente la massima concentrazione sarà tra le prime due piattaforme).
Ricevitore stand alone in costante calo
Confermata la tendenza al calo dell’ascolto attraverso apparato casalingo stand-alone (il classico ricevitore radiofonico), anche in questo caso non differenziato tra FM/DAB/IP, ma certamente con forte concentrazione sulla prima piattaforma: da 10.361.000 a 9.736.000.
Scende la visual radio. Ma…
Diminuzione anche per la visual radio, che scende da 4.059.000 a 3.813.000 (i canali radiofonici solo audio calano da 1.171.000 a 904.000). Tuttavia tale dato andrebbe analizzato con cautela, considerando che dopo il refarming della banda 700 MHz si è fortemente ridotta la presenza delle emittenti radiofoniche dotate di un canale televisivo (di oltre il 60%).
Soluzioni IP eterogenee
Su, invece, l’ascolto attraverso soluzioni IP eterogenee come smartphone (da 3.276.000 a 3.418.000) e smart speaker (da 847.000 ed oggi a 1.094.000). Leggero calo della fruzione in streaming attraverso PC/tablet: da 1.103.000 a 1.046.000. Residuano poi 50.000 utenti che ascoltano la Radio con “altro” mezzo.
I dati
Qui per consultare i dati. (M.R. per NL)