Ad inizio giugno ha dovuto cedere di fronte un male incurabile, dopo tre settimane di degenza ospedaliera, lasciando un enorme vuoto presso tutti coloro, ed erano veramente tanti, che l’hanno conosciuto.
Attilio Baggio, 66 anni, dopo un trascorso come artigiano nella ceramica, fondò e diresse Radio Montegrappa di Rosà (Vicenza), una delle prime Radio locali, forte di buoni ascolti nelle province di Vicenza, Verona, Padova, Rovigo, Treviso e Venezia.
Appassionato di elettronica ed in particolare di amplificazione musicale, già nel ’74 Baggio, prendendo spunto dalla storica Radio Capodistria di allora, acquistò le apparecchiature per trasmettere. Iniziò con una programmazione semplice e schietta, fatta di auguri di compleanno e dediche ed anniversari e soprattutto di tante spassosissime battute umoristiche e risposte alle numerose telefonate da tutto il Veneto. Così, con lo pseudonimo di “Attilio La Verga”, l’imprenditore veneto, con il suo carattere generoso ed espansivo, iniziò l’avventura radiofonica con l’aiuto della moglie Odilia e del figlio Mauro.
Poi l’emittente si organizzò con un palinsesto sempre più ampio con trasmissioni a carattere sportivo, culturale, politico, musicale, ecc., coinvolgendo conduttori volontari, come D.J. Quattordici, Ricky B. e la stessa figlia Kety. Memorabili in quegli anni le cene annuali di Radio Montegrappa, in un’atmosfera bella e produttiva.
L’emittente fu anche Radio di servizio e di informazione con la Messa della domenica in diretta per gli ammalati e gli anziani, con la battaglia contro la prostituzione lungo la statale della Valsugana e le dirette delle gare di rally.
Nei sogni del tenace rosatese c’era anche una Televisione, ma i costi troppo elevati lo costrinsero ad abbandonare i suoi primi tentativi, iniziati sin dagli anni Ottanta, mentre la concorrenza dei grandi network radiofonici lo costrinse poi nel ’96 a cedere le frequenze radiofoniche a Radio Maria.
Carico di entusiasmo, amiamo ricordarlo come una persona aperta e costruttiva, come lo abbiamo conosciuto in occasione delle periodiche cene (appunto) aperte a collaboratori, sponsor e amici che amava organizzare per festeggiare i compleanni dell’emittente: erano momenti di incontro e di confronto per discutere assieme, davanti ad una bella tavola imbandita, della sua tanto amata Radio.
Valter Vianello