La Guardia di finanza di Venezia ha scoperto una società del Polesine attiva come music provider con un archivio di 643.060 file musicali in formato elettronico in assenza di assolvimento preventivo dei diritti d’autore.
Al momento dell’accertamento, il provider gestiva un repertorio di 17.380 file musicali condivisi coi clienti in assenza di titoli legittimanti (nella specie, licenza SIAE); circostanza che ha determinato la denuncia a carico del legale rappresentante ed un’immediata sanzione di 11.500 euro. Le indagini della Guardia di finanza, coordinate dalla Procura di Rovigo, sono partite da un’analisi della rete Internet ed in particolare da un puntuale monitoraggio dell’App Store, che ha fatto emergere un numero rilevante di applicazioni web radio riferite al medesimo sviluppatore. In sostanza, il music provider riproduceva, per la successiva trasmissione e diffusione, brani musicali registrati preventivamente su un server remoto ubicato in Italia. (E.G. per NL)