Pandora e SiriusXM hanno diversi punti in comune: offrono servizi di radio online (il primo sia free, sia in abbonamento; il secondo, esclusivamente con sottoscrizione a pagamento), hanno un forte interesse per le prospettive future del radio car play, adesso, anche un apparentamento finanziario.
SiriusXM – broadcaster che possiede tre radio satellitari e fornisce un servizio di internet pay radio pensato su misura per l’era delle connected car – ha infatti acquistato il 16% delle azioni di Pandora, che ricordiamo, si tratta di una piattaforma online di musica dal funzionamento simile a Spotify, per ora disponibile solo negli Stati Uniti.
Nel dettaglio, Pandora permette di creare delle stazioni radio virtuali partendo dall’inserimento di un brano o di un artista che sia gradito all’utente. Il sistema sfrutta l’algoritmo creato appositamente dal Music Genome Project per cercare brani simili a quello segnalato dall’utente (attraverso 400 diversi parametri), e quindi riprodurre musiche che possibilmente piacciano all’ascoltatore. La playlist che viene elaborata può essere quindi ascoltata come una radio, oppure gestita dall’utente stesso che, di ogni singolo brano, può decidere se saltarlo o contrassegnarlo come “gradito” o “non gradito” (servirà in futuro a riproporre le musiche di maggiore gradimento).
Poiché l’algoritmo seleziona i brani in base alle caratteristiche musicali e non in base alla popolarità dell’artista o delle vendite di questo, il servizio di Pandora è molto apprezzato dagli utenti, in quanto ha la capacità di “raccomandare” o “consigliare” in maniera del tutto automatica brani possibilmente poco conosciuti che però corrispondono o si avvicinano alle preferenze dell’utente.
Sirius XM Satellite Radio invece è stata costituita dopo che la Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha approvato l’acquisizione di XM Satellite Radio Holding da parte di Sirius Satellite Radio, Inc. nel luglio 2008. La fusione ha portato le società combinate a un totale di oltre 18,5 milioni di abbonati in base agli attuali numeri di sottoscrizione alla data di fusione (l’accordo è stato valutato in $ 3,3 miliardi, escluso il debito). Fino al secondo trimestre 2017, SiriusXM ha oltre 32 milioni di abbonati.
Nel merito dell’operazione societaria, alla Citi Global TMT West Conference 2018, svoltasi mercoledì scorso, il CFO di SiriusXM David Frear ha spiegato alcune delle ragioni che hanno spinto a compagnia ad acquistare una partecipazione in Pandora: “L’intenzione è inserirsi nel mercato pubblicitario della free radio. Pensiamo infatti che Pandora sia in grado di conquistare buona fetta dei ricavi di questo mercato”.A solleticare gli interessi di SiriusXM è dunque la possibilità di beneficiare del mercato pubblicitario e della capacità della piattaforma di Pandora di far arrivare le inserzioni a 70 milioni di ascoltatori. Riguardo gli investimenti nel settore radio AM/FM, invece, Frear è sembrato poco possibilista: “Anche se abbiamo più volte detto che le valutazioni di mercato non sono un indice affidabile della capacità di una società o comparto di crescere, dobbiamo comunque tenere presente che le radio terresti non sembrano essere un business in crescita nel lungo termine”. (P.B. per NL)