Negli Stati Uniti il mercato della radio sta subendo una leggera flessione (-0,3%) con i ricavi che, dai 17,7 miliardi di dollari del 2016, sono diminuiti a 17,65 miliardi nell’anno corrente; ci sarà una ripresa – ma esile, visto che si parla del +1,3% – nel 2018 all’avvento delle elezioni di metà mandato.
Considerato il recesso del settore radio, il mercato pubblicitario statunitense resterà in piedi principalmente grazie al sostegno del comparto digital e off-air. Questa è in estrema sintesi l’analisi annuale di SNL Kagan come riportata dalla testata specialistica Ink Radio.
Più nel dettaglio, la società di analisi di mercato ha previsto che, a livello nazionale, i ricavi del settore radio nel 2017 caleranno in tutto del 3% rispetto al 2016, anno in cui ci sono state le elezioni presidenziali. In ambito locale, invece, la flessione sarà più leggera di circa un punto percentuale considerato l’andamento positivo del secondo trimestre e gli investimenti pubblicitari provenienti dal settore dei rivenditori di auto. A livello locale, aggiunge Kagan, ci sarà anche una crescita delle tariffe degli spazi pubblicitari, con la sostituzione della propaganda politica (pagata a prezzi più bassi) con le più remunerative inserzioni commerciali.
Le proiezioni di SNL Kagan sono decisamente più positive per quanto riguarda il digital: è prevista una crescita del 7% nel 2017, con ricavi pari a 1,18 miliardi di dollari (nel 2016 erano 1,10 miliardi), che continueranno a crescere fino a toccare i 1,25 miliardi nel 2018. Per quanto riguarda l’off-air la crescita prospettata è addirittura dell’8,5% nel 2017 (2,41 miliardi di dollari) e del 6% nel 2018 (2,55% miliardi di dollari). Una diversa analisi di mercato, operata da BIA Kelsey, presenta proiezioni di maggiore crescita per il comparto digital (+9,7%, cioè 1,3 miliardi di dollari nel 2017 e +10,3% nel 2018 con ricavi per 1,43 miliardi) e nessuna decrescita per il settore radio, che realizzerebbe ricavi per 14,4 miliardi di dollari nel 2017 (+0,1%) e 14,3 miliardi nel 2018 (+0,9%).
Anche secondo il report di Kagan, comunque, ci sono prospettive concrete di crescita il business della radio, grazie alla competitività delle inserzioni pubblicitarie, che, con prezzi più bassi di quelli richiesti da altri media, offrono un ritorno sull’investimento maggiore e una possibilità di arrivare a settori di pubblico meglio localizzati geograficamente.
Radio, inserzioni pubblicitarie nazionali e locali, digital e off-air, tutti assieme concorrono a formare il valore del mercato pubblicitario nazionale che – conclude l’analisi di SNL Kagan – ci si aspetta abbia un tasso annuo di crescita (CAGR) dell’1,1% per i prossimi cinque anni, passando dalla stima di 17,65 miliardi di dollari nel 2017 a 18,60 miliardi entro il 2022. (V.D. per NL)