Da noi il podcast, soprattutto in ambito radiofonico, è ancora percepito come qualcosa di evanescente, con potenzialità tutte da dimostrare. Negli Stati Uniti non è così: il CEO del più importante gruppo radiofonico, iHeartMedia, Bob Pittman, la scorsa settimana ha esposto dati oggettivi.
A fronte di un aumento complessivo delle entrate di poco meno del 20% (pari a 843 milioni di dollari), Pittman ha affermato che la posta relativa al podcasting è aumentata del 79% nel 2021, collocandosi a 69 milioni di dollari.
Margini del podcasting per iHeartMedia superiori a quelli tradizionali radiofonici
Pittman ha sottolineato che i margini di podcasting sono superiori a quelli del perimetro tradizionale di iHeartMedia.
Building over buying
L’approccio di iHeartMedia al podcasting si concreta nella realizzazione diretta di show radiofonici, nella collaborazione con altri content creator e nella distribuzione e promozione su tutte le proprie piattaforme. Il CFO del superplayer, Rich Bressler, lo ha definito un approccio “building over buying“.
iHeartMedia e Stuff Media
Il gruppo radiofonico americano è stato uno dei primi a credere nel podcasting, attuando una serie di acquisizioni strategiche di compagnie audio, di cui l’ultima è stata, nel 2018, Stuff Media.
Aprile 2022: 632 show e 441 mln di download
Per avere una dimensione dell’impegno produttivo di iHeartMedia, si consideri che ad aprile 2022 il gruppo ha pubblicato 632 show, generando 441 milioni di download (il competitor NPR ha realizzato 165 milioni di download con 49 programmi).
Il digitale pesa per il 25% sulle entrate di iHeartMedia
Nel complesso, il digitale rappresenta il 25% delle entrate complessive di iHeartMedia. Escludendo il podcasting nel trimestre 2022, le entrate digitali sono state di 146 milioni di dollari, con un aumento del 22%. La rilevanza strategica del sistema multipiattaforma è la motivazione che spinge Pittman a considerare prioritaria la trasformazione digitale dell’azienda.
Volume di affari 2022
Il volume d’affari del gruppo iHeartMedia (comprensivo delle stazioni radio) è aumentato del 15%, collocandosi a $ 571 milioni. La divisione broadcast è cresciuta del 16,2%, le network revenue del 2,1% e gli eventi e le sponsorizzazioni del 50%.
Prospettive buone
La società prevede che i ricavi nel secondo trimestre 2022 aumenteranno tra il 10% e il 14% (quelli di aprile sono aumentati dell’8%). (E.G. per NL)