Prosegue la procedura fallimentare di Cumulus, colosso radiofonico statunitense da più di 440 stazioni radio e con circa 6.000 dipendenti. Secondo quanto riportato sul magazine Radio Ink, è stata presentata di fronte al giudice Shelley Chapman una miriade di documenti riguardanti la procedura Chapter 11 (parte della legge fallimentare americana).
Ciò che la società vuole fare è, proprio attraverso il Chapter 11, di attuare una ristrutturazione finanziaria che permetta, al tempo stesso, di proseguire l’attività aziendale. Infatti, alla società è stato dato il permesso da parte del giudice di continuare a pagare gli impiegati, nonché le assicurazioni, le tasse e le spese necessarie al fine di mantenere Cumulus operativa.
Il debito della società ammonta a più di 2 miliardi di dollari. La speranza del broadcaster è di uscire dalla bancarotta attorno al mese di maggio del prossimo anno, riducendo il suo debito di circa 1 miliardo di dollari. Nella più rosea delle ipotesi, ossia che Cumulus Media concluda positivamente il procedimento entro maggio 2018, si prospettano comunque molte sue presenze in tribunale prima che venga tutto risolto.
Il colosso americano ha dichiarato di disporre di denaro a sufficienza; il quale, combinato con i fondi generati dalle operazioni in corso, dovrebbe riuscire a supportare l’azienda in questo tanto delicato quanto fondamentale processo di ristrutturazione.
Nei prossimi mesi scopriremo se, come l’araba fenice, la compagnia riuscirà a risollevarsi e a proseguire il suo cammino nel mondo dell’intrattenimento radiofonico. (G.C. per NL)