Fare una radio è complicato e costoso. Figurarsi un brand bouquet, che rappresenta, di fatto, una moltiplicazione dell’impegno. Quanto la tecnologia può supportare questa esigenza?
Ne abbiamo parlato con Davide Tavolato del supporto clienti italiani di RCS Europe e con Piero Rigolone, che si occupa di marketing e comunicazione col progetto RCS Meets Italy.
Tutto ciò che non necessita di sensibilità umana è delegabile alle macchine
(Newslinet) – Quanto è delegabile ai non umani in una radio?
(Davide Tavolato) – Il nostro punto di vista è sempre stato quello di delegare alla tecnologia tutto ciò che è automatizzabile e non necessita della sensibilità umana, per fare meglio quelle parti del lavoro dove l’apporto personale è cruciale.
Autoschedule
Oggi, grazie ad algoritmi evoluti, l’impostazione e ottimizzazione tramite i software RCS è ancora più rapida e intuitiva e la revisione manuale delle scalette programmate in alcuni casi non è necessaria: molti canali tematici funzionano addirittura in “auto-schedule”, senza un intervento umano quotidiano.
Splittaggi pubblicitari
Nell’ambito degli split pubblicitari, essi vengono gestiti con filler schedulati in armonia con il resto della programmazione musicale e con l’uso del time stretching, che rende di fatto inudibile e non intrusivo il passaggio tra segmenti di palinsesto differenziati rispetto al programma principale… Altro tempo e forza lavoro risparmiati.
Discoradio e Axia Livewire
È il caso, ad esempio, di Discoradio, che grazie anche al routing audio mediante Axia Livewire e un processamento del suono indipendente per ogni ramo della rete, sgancia gli split pubblicitari e riaggancia la rete principale in crossfade, senza più nemmeno le micro interruzioni del segnale dovute alla commutazione di un relè.
One Dance e Zetta
Un setup analogo di Zetta è stato fatto anche su One Dance per la sua rete lombarda.
Nuovi contenuti
L’automazione, come la intende RCS, non solo permette di risparmiare tempo ma apre anche alla possibilità di realizzare nuovi tipi di contenuti. Ad esempio, da uno stesso palinsesto è possibile splittare segmenti per i diversi canali: non solo gli spot, ma anche jingle, promo, notiziari ecc..
GSelector
(NL) – Quali necessità di programmazione musicale ha la radio contemporanea? RCS è storicamente nota per il software Selector…
(Piero Rigolone) – L’evoluzione di Selector è GSelector, nativamente multi canale e con un approccio per obiettivi. È possibile caricare i brani musicali e poi profilarli in funzione dei canali di destinazione, con report analitici di gruppo e molto altro.
Palinsesti paralleli e nuove dimensioni d’ascolto
Nei bouquet di oggi ci si confronta con una nuova dimensione, oltre agli aspetti da controllare nello sviluppo lineare di ciascun palinsesto: le possibili sovrapposizioni tra palinsesti paralleli. Ad esempio, sapendo che l’ascoltatore può saltare da una radio tematica all’altra, potrebbe essere utile garantirgli che non ritroverà per un certo lasso di tempo la stessa canzone che stava ascoltando prima del cambio di canale. Durante il processo di programmazione multi stazione, GSelector identificherà eventuali conflitti tra due o più radio e potrà risolverli in modo automatico, manuale o assistito.
Il brand bouquet di United Music con 170 stazioni
Nell’ambito delle piattaforme multistazione in Italia, GSelector è utilizzato insieme a Zetta da United Music, con oltre 170 canali webradio ad accesso gratuito.
MC2, Radio Bruno, Lifegate, Babboleo
Ma anche da bouquet tematici come MC2, dalle webradio di Radio Bruno o per l’intera offerta in FM e streaming di Lifegate. Il Gruppo Babboleo è un altro esempio di applicazione, in questo caso composto da tre reti FM con diverse risorse condivise.
Goal!
L’innovazione più significativa di GSelector rispetto a ciò che alcuni operatori del settore ricordano dai tempi di Selector, dove erano necessari passaggi di analisi e affinamento manuale dei parametri è, come dicevo, un approccio per obiettivi: la “G”, in “GSelector”, significa infatti “goal”. Il direttore artistico può fissare degli obiettivi per creare il suono desiderato e GSelector li terrà sempre come riferimento.
Simulatore
Agendo con il mouse su un’interfaccia molto intuitiva fatta di cursori e grafici a barre, è possibile simulare il sound della propria radio prima ancora di programmarne i palinsesti. Quando l’utente fissa i suoi obiettivi, GSelector garantisce un equilibrio nell’esposizione di tutte le canzoni senza fargli perdere tempo in calcoli e simulazioni. Il medesimo approccio è valido anche per gli elementi sonori della confezione del format e addirittura per la rotazione di notizie e servizi in un palinsesto all-news. (E.G. per NL)