Nel Regno Unito il Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport (DCMS) sembrerebbe aver mosso i primi ma decisivi passi verso una “rottamazione” dei formati delle radio commerciali.
Alla base di questa necessità c’è la differenza presente tra radio analogiche e radio digitali: le prime gravate da complessi e onerosi requisiti da rispettare; le seconde sottoposte a regole più leggere. Secondo le attuali normative UK, infatti, tra le altre cose, le emittenti radiofoniche analogiche devono riprodurre un particolare genere musicale, come riportato dall’accordo di licenza con Ofcom (Office of communications).
Si tratta di un obbligo limitante, perciò il Governo inglese vorrebbe rimuovere queste regole obsolete che limitano di fatto la crescita del settore radiofonico, dando quindi maggiore libertà d’azione.
In questa direzione, lo scorso 13/02/2017 il Governo ha dato il via ad una consultazione riguardante la proposta di deregolamentazione delle licenze delle radio commerciali; la consultazione è durata 12 settimane, fino al 08/05/2017.
A seguito di ciò, secondo quanto riportato in un comunicato stampa del 18/12/2017, è prevista l’introduzione il prima possibile di nuove regole sui formati di radio commerciali, affinché, da un lato, le stazioni non abbiano più bisogno di riprodurre lo specifico genere musicale come da licenza e, dall’altro lato, l’Ofcom non debba più approvare le modifiche ai formati.
Matt Hancock, il Ministro UK per il digitale, ha sottolineato come sia, infatti, necessario dare alle radio – le quali si stanno indirizzando verso il passaggio al digitale – “la libertà di adattarsi e competere con le stazioni on line”, affinché possano avere la libertà e la flessibilità necessarie a rispondere al pubblico locale e a dare agli ascoltatori una più ampia scelta.Anche la rappresentanza industriale dei broadcaster UK, Radiocentre, secondo quanto ha dichiarato il Ceo Siobhan Kenny, apprezza i piani del Governo circa la “rottamazione” delle regole riguardanti le radio commerciali – regole che risalgono all’epoca pre-internet – e aggiunge: “the new rules will give stations greater flexibility in how they operate, unlocking the potential of commercial radio and giving listeners even more choice from their favourite radio brands”.
Inoltre, il Governo britannico guarda anche oltre i propri confini, vorrebbe infatti permettere agli ascoltatori della radio digitale di seguire anche le stazioni con sede nella Repubblica d’Irlanda, per poi – gradualmente – estendere questa possibilità anche alle stazioni autorizzate nell’Unione europea.
La deregolamentazione costituisce un passo importante per l’industria radiofonica del Regno Unito: si attende, quindi, impazientemente una nuova legiferazione appena il calendario parlamentare lo consentirà. (G.C. per NL)