“E’ uno dei successi della nostra attività di Governo: la precedente normativa risaliva al 1990 e denunciava i segni del tempo, tanto più visibili in una materia in così rapida trasformazione. Abbiamo sostituito radicalmente un impianto che risaliva a quasi vent’anni fa”.
Con queste parole il presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso valuta la legge che regola gli interventi per l’informazione e la comunicazione radiotelevisiva e informatica, votata il 20 ottobre dal Consiglio regionale. Sono destinatari degli interventi di sostegno le emittenti radiotelevisive locali e le testate giornalistiche edite unicamente sulla rete Internet che abbiano sede legale e operativa in Piemonte. Tali soggetti devono inoltre dimostrare di produrre e diffondere informazione e format giornalistici di carattere locale con frequenza quotidiana. “La legge – aggiunge Bresso – riveste due caratteristiche: da un lato rappresenta una normativa di sistema, diretta a favorire la nascita e lo sviluppo delle nuove forme di comunicazione e di informazione; dall’altro, punta a sostenere il sistema dell’emittenza radiotelevisiva locale nell’attuale fase, assai delicata, di transizione al digitale terrestre. Per affrontare i disagi abbiamo fatto introdurre le modifiche necessarie per finanziare la legge con due milioni di euro fra il 2010 e il 2011”. Nell’immediato, si tratta soprattutto di affrontare due problemi: la mancata ricezione del segnale Rai in alcune zone montane e le difficoltà finanziarie incontrate dalle piccole emittenti locali, che non hanno risorse sufficienti per adeguarsi al cambiamento. Sul fronte montano, la Regione spenderà circa 400mila euro per adeguare i ripetitori che non rientrano fra quelli oggetto di interventi della Rai o che ricevono finanziamenti ministeriali. Sono circa il 40% del totale, e per ognuno si prevede una spesa di circa diecimila euro. Per aiutare le emittenti locali nel sostenere gli investimenti necessari, la Regione ipotizza inoltre l’apertura di un bando da finanziare con fondi europei. Le somme messe in campo, hanno spiegato Bresso e l’assessore all’Industria Andrea Bairati, serviranno anche per facilitare il passaggio al digitale nel Piemonte orientale, previsto per l’autunno 2010. In quest’area, infatti, si prevede già il rischio che la potenza dei ripetitori Rai nazionali possa oscurare tutte le emittenze locali, inclusa Rai3.