Mediaset ci ritenta con nuova lena con la tv on demand, ma questa volta free, in aperta competizione con Netflix, e rafforza il polo radiofonico con la fin qui ventilata ma mai confermata acquisizione di Radio Subasio.
L’occasione per le importanti dichiarazioni rese da Pier Silvio Berlusconi in persona è stata la presentazione dei palinsesti Mediaset 2018, nel corso della quale i punti più importanti toccati sono stati Mediaset Play, un’applicazione che sarà lanciata a fine 2017 e che consentirà di seguire in maniera free e on-demand la stessa programmazione delle reti Mediaset sat/DTT (ma integrata anche da prodotti originali per la piattaforma IP) su smart tv e sui device connessi sul modello di Netflix, ma, appunto, in forma gratuita.
Confermato anche il deal sulla superstation Radio Subasio, la cui maggioranza diverrà del gruppo, anche se non è ancora chiaro se sarà prevista – come diversi rumors sostengono – l’integrazione nella concessione nazionale del vettore GBR (che attualmente trasporta la portoghese Radio Orbital) con conseguente espansione anche nel nord Italia (attraverso l’acquisizione di un’altra grande stazione), ovvero se l’emittente di Assisi rimarrà così com’è oggi non solo quanto a brand e target (aspetti già confermati dal Biscione), ma anche quanto a diffusione (impossibile da far crescere con l’attuale status giuridico locale, essendo ai limiti dei 15 mln di abitanti illuminati fissato dal D. Lgs. 177/2005).
Confermato poi il nuovo corso del canale 20 DTT, acquisito da TBS-Retecapri ed al momento dedicato alla veicolazione di produzioni di secondo livello degli anni ’80 e ’90 del gruppo Mediaset in attesa del lancio col nuovi format e marchio per fine anno. In relazione ai diritti tv della Champions League, Berlusconi ha confermato la disponibilità alla cessione in condivisione dei diritti in caso di offerta interessante, considerando il fatto che dal prossimo anno torneranno in mano a Sky.
Infine, relativamente alla pubblicità, il vicepresidente ha così commentato: “Mediaset ha riportato un incremento della raccolta pubblicitaria in Italia intorno al 2% nel primo semestre 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente“, sottolineando come la televisione abbia registrato una leggera crescita, mentre radio e piattaforme digital abbiano segnato un trend di sviluppo più netto. (E.G. per NL)
L’occasione per le importanti dichiarazioni rese da Pier Silvio Berlusconi in persona è stata la presentazione dei palinsesti Mediaset 2018, nel corso della quale i punti più importanti toccati sono stati Mediaset Play, un’applicazione che sarà lanciata a fine 2017 e che consentirà di seguire in maniera free e on-demand la stessa programmazione delle reti Mediaset sat/DTT (ma integrata anche da prodotti originali per la piattaforma IP) su smart tv e sui device connessi sul modello di Netflix, ma, appunto, in forma gratuita.
Confermato anche il deal sulla superstation Radio Subasio, la cui maggioranza diverrà del gruppo, anche se non è ancora chiaro se sarà prevista – come diversi rumors sostengono – l’integrazione nella concessione nazionale del vettore GBR (che attualmente trasporta la portoghese Radio Orbital) con conseguente espansione anche nel nord Italia (attraverso l’acquisizione di un’altra grande stazione), ovvero se l’emittente di Assisi rimarrà così com’è oggi non solo quanto a brand e target (aspetti già confermati dal Biscione), ma anche quanto a diffusione (impossibile da far crescere con l’attuale status giuridico locale, essendo ai limiti dei 15 mln di abitanti illuminati fissato dal D. Lgs. 177/2005).
Confermato poi il nuovo corso del canale 20 DTT, acquisito da TBS-Retecapri ed al momento dedicato alla veicolazione di produzioni di secondo livello degli anni ’80 e ’90 del gruppo Mediaset in attesa del lancio col nuovi format e marchio per fine anno. In relazione ai diritti tv della Champions League, Berlusconi ha confermato la disponibilità alla cessione in condivisione dei diritti in caso di offerta interessante, considerando il fatto che dal prossimo anno torneranno in mano a Sky.
Infine, relativamente alla pubblicità, il vicepresidente ha così commentato: “Mediaset ha riportato un incremento della raccolta pubblicitaria in Italia intorno al 2% nel primo semestre 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente“, sottolineando come la televisione abbia registrato una leggera crescita, mentre radio e piattaforme digital abbiano segnato un trend di sviluppo più netto. (E.G. per NL)