Marrazzo (22HBG): Il fatto di essere italiani, soprattutto al NAB, ci ha dato un vantaggio grazie al nostro approccio da “sarti dell’HighTech”.
TX Control utilizza la IA ed è in grado di analizzare in modo intelligente le performance delle reti, guardare al futuro e suggerire cosa è possibile fare per ottimizzarle.
Quanto esce dalla IA è direttamente interpretabile dall’editore, anche se di cultura non necessariamente tecnica.
NAB premia 22HBG
NAB Show (meglio conosciuto come NAB) ha assegnato a 22HBG l’importante premio “Prodotto dell’anno” nella categoria “Monitoring and Measuring Tools” per la soluzione TX Control, definita dall’azienda una rivoluzione nel settore delle telecomunicazioni.
Le motivazioni
Tra le motivazioni del premio l’integrazione di una vera Intelligenza Artificiale (IA) e un approccio particolare al mercato. Per capirne di più – segnatamente sulla parte IA che NL sta seguendo con particolare interesse – abbiamo deciso di intervistare Renzo Marrazzo, uno dei responsabili dello sviluppo lato software.
TX Control
TX Control è un sistema di controllo in tempo reale sviluppato da 22HBG che consente il monitoraggio e il controllo di un numero pressoché illimitato di dispositivi attraverso una singola piattaforma cloud “Software as a Service“. Le funzioni IA interne di TX-Control monitorano costantemente la rete suggerendo ottimizzazioni, producendo report automatizzati e aiutando gli editori a trovare opportunità per ottimizzare le proprie strutture.
L’intervista
(Newslinet) – In due parole, cosa è TX Control e a chi è indirizzato.
(Renzo Marrazzo) – TX Control è un sistema di monitoraggio e controllo remoto di qualsiasi dispositivo, in grado di dialogare con tutti gli apparati tramite la rete utilizzando protocolli standard e custom. Si tratta di una soluzione totalmente sviluppata da 22HBG, dunque non dipendente da servizi di terzi e neppure da librerie software esterne. Abbiamo dunque la possibilità di integrare tutto ciò che ci chiedono i clienti.
I clienti
(NL) – Appunto, i clienti: a chi vi rivolgete?
(RM) – A oggi sono principalmente broadcaster ed editori, ma non solo. Anche tutti coloro che hanno la necessita’ di monitorare dispositivi distribuiti sul territorio. Voglio anche sottolineare che molti clienti sono al di fuori del territorio italiano.
Non solo broadcaster
(NL) – Chi sono i “non broadcaster“?
(RM) – Un broadcaster normalmente vuole monitorare trasmettitori ed encoder, questa classe di apparati. Ma TX Control può monitorare qualunque altro tipo di sensore o sonde. Tanto per fare un esempio, possiamo rilevare se una porta è aperta o chiusa, lo stato di telecamere, o addirittura il buon funzionamento di piastre a induzione e frigoriferi, casalinghi o industriali.
Le motivazioni
(NL) – Perché NAB ha assegnato il premio proprio a voi ?
(RM) – Loro volevano premiare soluzioni particolarmente innovative e noi abbiamo portato un sistema, appunto TX Control, che utilizza la IA, in grado di analizzare in modo intelligente le performance delle reti e suggerire cosa è possibile fare per ottimizzarle. Inclusi suggerimenti su come risparmiare sui consumi, un argomento decisamente molto sentito negli USA come qui in Europa.
Oltre gli algoritmi
(NL) – Ok, pero’ alcune delle funzioni elencate possono essere realizzata anche in modalità “algoritmica” classica. Anzi, in generale, oggi, tutti dicono che le loro soluzioni sono basate sulla IA anche quando dietro hanno un classico programma in C++. Quale tecnologia di IA usate esattamente?
(RM) – Beh, come i letto di NL sanno, abbiamo sviluppato parallelamente Peperoni AI, una soluzione che utilizza svariati LLM (Large Language Model) a cominciare da GPT 4 (conosciuto dai più come ChatGPT). Ma non solo: come vi avevo spiegato in una recente intervista Peperoni AI decide quale motore di IA utilizzare di volta in volta in funzione del tipo di richiesta dell’utente…
Verticalizzazioni
(NL) – …e quindi?
(RM) – Ecco, in TX Control abbiamo per cosi’ dire “specializzato” Peperoni AI, chiedendogli di andare ad analizzare tutte le anomalie storiche e presenti di una rete e prendendo in considerazione l’insieme dei dispositivi in modo da capire se esistono pattern, problemi ricorrenti o aree di criticità. La IA identifica elementi comuni (ad esempio, correlati a marche specifiche, a location o a orari particolari) e su tutta questa mole di dati – parlo di GByte – la IA crea un report ragionato di poche righe.
Una IA che guarda al futuro e parla all’editore
(NL) – Quindi si passa dal modello “occorre un tecnico che analizza pagine e pagine di report e informazioni” a “lascio che la IA capisca e mi dica dove stanno eventuali problemi o aree di miglioramento”?
(RM) – Certo, quanto esce dalla IA è direttamente interpretabile dall’editore, anche se di cultura non necessariamente tecnica. O magari tecnica ma ferma agli anni ’70, quando ha iniziato la sua attività e i sistemi erano differenti.
Previsionale
Pero’ vorrei aggiungere una cosa importante: facciamo anche del previsionale: la IA è in grado di segnalarti, ad esempio, che nel corso delle prossime tre settimane potrebbe avvenire un determinato evento, oppure dirti che nel corso dell’anno prossimo l’andamento del network sarà di un certo tipo.
Sarti dell’High Tech
(NL) – Ultima domanda. Essere italiani ed europei è un vantaggio, come per le aziende del lusso e del design che beneficiano di una certa allure del “Made in Italy” o uno svantaggio, in quanto difficilmente all’estero siamo percepiti come innovatori nell’high tech?
(RM) – Il fatto di essere italiani, soprattutto al NAB, ci dà un vantaggio. Nel senso che potremmo definirci i sarti dell’HighTech. Tutti i sistemi statunitensi sono black box, magari eccellenti ma chiusi. Non c’e’ flessibilità verso le esigenze degli utenti specifici.
Customizzazione
Ma il nostro punto forte è la customizzazione. Noi ascoltiamo i clienti e adattiamo TX Control alle esigenze specifiche, anche integrando apparati o protocolli non presenti nel prodotto di base. Questo ci è stato riconosciuto, ovviamente oltre alle caratteristiche di base del nostro prodotto. (M.H.B. per NL)